Don Gabriele Amorth - I media e la magia (eco di Maria nr.162)

I mezzi di comunicazione di massa, i cosiddetti "media", sono nati per essere al servizio dell'informazione, della cultura, dello svago... Purtroppo però sempre più frequentemente si fanno canali attraverso il quali scorrono messaggi pericolosi e inquinanti per l'anima, la psiche e la coscienza di chi, più o meno consapevolmente, ne è destinatario. Don Gabriele Amorth descrive le cause e gli effetti di questo fenomeno per orientare un giusto discernimento nella fede. In Italia ci sono dodici milioni di persone che frequentano i maghi. Ha fatto scalpore ultimamente l'arresto di Wanna Marchi, che (attraverso la sua emittente televisiva privata n.d.r.), estorceva anche centinaia di milioni per vendere imbrogli. Si sa che la pagina più letta dei giornali è l'oroscopo e che tanti, troppi, si dedicano a tentare la fortuna col totocalcio, col lotto, con altri quiz, fino al punto di non lavorare più in attesa del colpo fortunato. Che cosa ci sta alla base di tutto questo movimento, che coinvolge centinaia di miliardi? Se in certe forme il suggerimento è dato dal desiderio di un facile guadagno, in altre forme si vuole altro: si vuole conoscere il futuro, si vuole influire sulla volontà e sulla sorte degli altri; spesso si prende la via dell'occulto, per parlare con i defunti, per curiosità, per superstizione. E i mass media hanno sempre più divulgato tutte queste forme di ricerca, dipendenti da superstizioni che diventano manie. Ma se vogliamo andare in profondità, specie guardando a tutte le forme di magia e di occultismo, la vera causa è la mancanza di fede: l'uomo non ricorre più a Dio e alle forme che lo avvicinano a Dio (preghiera, sacramenti, sacerdoti), ma volge lo sguardo al mondo dell'esoterismo. Eppure la Bibbia parla chiaro: oltre trenta volte se la prende con magi e fattucchieri. Uno dei testi più ricchi è quello che troviamo ne Deuteronomio. "Quando arriverai alla terra che Dio ti dona (ossia in terra pagana, tra gente di mentalità pagana), non imparerai a commettere gli abomini di quelle nazioni. Non si troverà presso di te chi faccia passare il proprio figlio o la propria figlia per il fuoco; chi pratichi la divinazione, il sortilegio, l'augurio, la magia; chi pratichi incantesimi, chi consulti gli spettri o l'indovino; chi interroghi i morti. Perché chi compie queste cose è in abominio a Jahvé" (18, 9-12). Troppi italiani credono di cavarsela in bellezza, da gente aggiornata e moderna, affermando: "Credo in Dio ma non sono praticante". Ossia calpestano i comandamenti di Dio. Il Vangelo è chiaro: "Non chi dice: Signore, Signore entrerà nel regno dei cieli; ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli" (Mt 7,21). E i media, che potrebbero avere un'influenza decisamente positiva nel mettere in luce i veri valori e quindi nell'educazione del costume, sono schierati nella maggior parte verso l'azione negativa, a danno dell'uomo.

don Gabriele Amorth

 

Avvertimento contro i pericoli della magia

Da qualche tempo si assiste a un proliferare di maghi, stregoni, cartomanti, ecc. Che cosa offre il mercato dell'occulto? Esso promette falsi legami amorosi, successo negli affari, malattie e persecuzioni dei nemici. Chi pratica la magia agisce in intima collaborazione con Satana che ha tentato il primo uomo, Adamo, e oggi si serve dei maghi per continuare a tentare gli uomini, facendo loro gustare falsi miraggi. Così esistono fatture per sciogliere matrimoni, per avvincere due persone in un legame amoroso, ecc. La televisione abbonda cli inserzioni pubblici tane di vari maghi, stregoni e sciamani, tutti pronti a di chiararsi benefattori dell'umanità con filmati di persone guarite o recuperati alla vita.

Ogni volta che una persona, in caso di pericolo o in una disgrazia o per qualsiasi altra ragione, invece di rivolgersi a Dio, cerca l'aiuto di Satana o dei suoi demoni, oppure ricorre ai suoi metodi e artifici, si stabilisce con lui un patto. Per es.: la mamma che porta il figlio malato da un guaritore; la signorina che si fa fare le carte perché spera di sposarsi; l'uomo politico o il manager che si fa fare l'oroscopo e chiede al mago dove potrà riuscire nella sua attività (fino ad oggi quasi tutti i presidenti americani hanno aderito alla massoneria e hanno avuto il mago e il cartomante di fiducia); chi porta amuleti, portafortuna, ciondoli, feticci; chi presume di ricevere messaggi dall'aldilà tramite nastri magnetici, audiocassette, videocassette, ecc. anche in seno a falsi gruppi di preghiera; chi fa patti di sangue; chi assiste a sedute spiritiche; a messe nere o a culti esoterici; a riti orgiastici; ai riti del Voodoo, della Macumba, ecc.; commissionare agli stregoni le così dette fatture con l'intenzione di nuocere a terzi: fatture per sciogliere matrimoni, fatture per avvicinare due persone totalmente estranee con un legame d'amore, fatture per distruggere e condurre alla morte.

Molte di queste cose sono sotto l'insegna delle cose sacre (quanti maghi appendono nei loro studi immagini sacre e persino un diploma con la benedizione del Papa, carpita con l'inganno!). Talune sedute spiritiche s'inizia no e finiscono con la preghiera.

Ogni volta che l'uomo, se ne renda conto o no, ha stabilito un reale patto col diavolo. Ogni volta ha contratto un debito verso di lui, l'uomo è diventato il suo debitore. Senza neppure immaginare che il suo atto, apparente mente innocuo, possa avere simili conseguenze, egli ha accettato l'aiuto, la guarigione, la protezione di Satana e se ne rallegra senza pensare che tutto si paga. Satana ha però una buona memoria, egli non dimentica e attende il suo momento propizio per farsi pagare con stati di angoscia, incubi terribili, visite notturne di demoni; oppressione, malattie strane, inquietudine cronica, stato di angoscia, nevrastenia, propositi di suicidio, ecc. Contro queste influenze demoniache invano si cerca l'aiuto presso i medici, psicologi, psicanalisti, ecc.

Dopo una campagna di evangelizzazione di otto giorni a Lubecca (Germania) un uomo rese questa testimonianza pubblica: «Io sono convertito da molti anni sforzando mi di seguire Cristo . Ho letto molto la Bibbia e ho pregato assiduamente. Ma una specie di oppressione qui sul cuore non mi lasciava mai. Senza dubbio ero malato, ma nulla e nessuno potevano aiutarmi. Durante questa campagna di evangelizzazione ho saputo che i peccati di magia, commessi prima della conversione, sono spesso il motivo di stati di questo genere. Ho ricorso ai mezzi datici alla Chiesa e così sono stato liberato».

Quando si chiede a questo genere di malati quello che pensava il loro medico al riguardo, la risposta è sempre la stessa: Il dottore non riesce a spiegarsi questo caso. Tutto questo è naturale! In realtà non si tratta di malattia, ma il malato è piuttosto «posseduto» in conseguenza di peccati di magia che ha commessi. Perciò non c'è medicina che sia efficace. Quello che occorre è cacciare il demonio con i mezzi che ci indica la Chiesa.

Evitiamo quelle persone che non sono Sacerdoti e che dicono di togliere il malocchio e le fatture. Esse non hanno le mani consacrate come i Sacerdoti e quindi non hanno il potere contro il demonio e i mali malefici, anzi con le loro arti magiche sono al servizio di Satana per rovinare i figli dì Dio. Infatti quante persone si rivolgono al Sacerdote esorcista dopo essere andate dai maghi, dai quali non hanno ottenuto la guarigione dei loro mali, anzi li hanno peggiorati.

A proposito di talismani, amuleti e abitini, che i maghi vendono fino al costo di vari milioni, un ex mago, convertito da P. Leone, noto esorcista di Andretta (Avellino), ha detto: «Sapete perché un talismano costa 300 mila lire e un altro magari 800 mila? Perché il demonio per caricarli di energia malefica ci obbligava a bestemmiare 300 volte la Madonna sul talismano da 300 mila lire e a bestemmiare 800 volte Gesù o la Madonna su quello da 800 mila». Pensate un po' cosa si mettono addosso certe persone convinte che tali cose diaboliche li proteggano e pagano quindi anche milioni per portarli addosso.

Nei così detti «abitini», cuciti sempre con molta cura si è trovata addirittura polvere di ossa di morti! Forse dei sacrifici umani fatti in onore di Satana, nei periodi di luna piena.

Un altro importante discorso riguarda gli oggetti superstiziosi, molto diffusi, che sono carichi di una grande potenza malefica. Diffusissimo è il corno e il ferro di cavallo. Molta gente pensa ingenuamente che questi oggetti li proteggano contro il malocchio, e non sanno invece che essi non solo non proteggono, ma attirano fortemente forze negative e malefiche. Lo stesso discorso vale per altri oggetti di superstizione come, per esempio, le mani a forma di corna, il gobetto, i segni dell'oroscopo, che portati addosso sono purtroppo molto diffusi, e più pericolo si quando sono regalati. Spesso queste cose diaboliche si portano accanto a una medaglia della Madonna o a un Crocifisso nelle catenine che si portano al collo.

Quali rimedi per lottare Satana? I) Confessione; 2) S. Messa e Comunione frequenti; 3) Preghiera assidua, specialmente col Rosario; 4) Uso dell'acqua benedetta; 5) Portare addosso oggetti benedetti; 6) Ricorso, se è necessario, al Sacerdote esorcista.

 

LA BIBBIA E LA MAGIA

«La tua Parola, o Signore, è luce ai miei passi (piedi)» (Sal 118 (119), 105). Trascurare o respingere la Parola è la rovina degli uomini.
Circa la magia e le sue moltepliciforme Dio ha parlato in modo energico e severo, in varie occasioni rilevabili nei Libri sacri: - Nel Deuteronomio (= seconda redazione della Legge divina):
«Chi esercita la divinazione e il sortilegio o l’augurio (di male) o la magia, chi farà incantesimi, chi consulti gli spiriti, gli indovini, chi consulti i morti. Chiunque fa queste cose è in abominio davanti al Signore.
A causa di questi abomini, il Signore tuo Dio sta per scacciare quelle nazioni davanti a tè... Le nazioni ascoltano gli indovini e gli incantatori» (18, 10-12.14).
- Nel Levitico: «Non vi rivolgete ai necromanti ed agli indovini. Non li consultate per non contaminarvi per mezzo loro» (19, 31).
Poco appresso, rinnova la proibizione ed annuncia la ripulsa per i trasgressori: «Se un uomo si rivolge ai necromanti ed agli indovini per darsi alla superstizione dietro a loro, io rivolgerò la faccia contro quella persona e la eliminerò dal suo popolo» (20, 6).
- Il profeta Isaia ribadisce la ripulsa di Dio: «Tu, Signore, hai rigettato il tuo popolo, la casa di Israele, perché rigurgitano di maghi orientali e di indovini, come i Filistei...» (2,6).

Lo stesso profeta torna sull’argomento con ironia: «Stattene pure nei tuoi incantesimi e nella moltitudine delle magie, per cui ti sei affaticata dalla giovinezza; forse potrai giovartene, forse potrai far paura. Ti sei stancata dei tuoi molti consiglieri: si presentino e ti salvino gli astrologi che osservano le stelle, i quali ogni mese ti pronosticano che cosa ti capiterà» (47, 12-13).
- Michea riporta lo sdegno di Dio per le infedeltà del suo popolo per cui opererà la distruzione dell’esercito, la rovina delle città, l’eliminazione dei simboli idolatrici e degli idoli ed anche dei «sortilegi e indovini» (cf. 5, 9-14).
- Zaccaria: «Poiché gli strumenti divinatori dicono menzogne, gli indovini vedono il falso, raccontano sogni fallaci, danno vane consolazioni» (10, 2).
- Più ampio il profeta Ezechiele il quale apostrofa gli ebrei per tutta una catena di superstizioni, magie e malefici:
«Dice il Signore Dio: “Guai a quelle che cuciono nastri magici a ogni polso e preparano veli per le teste di ogni grandezza per dare la caccia alle persone. Pretendete forse di dare la caccia alla gente del mio popolo e salvare voi stesse?
Voi mi avete disonorato presso il mio popolo per qual che manciata di orzo e per un pezzo di pane, facendo morire chi non doveva morire e facendo vivere chi non doveva vivere, ingannando il mio popolo che crede alle menzogne. Perciò dice il Signore Dio: eccomi contro i vostri nastri magici coi quali voi date la caccia alla gente, come ad uccelli; li strapperò dalle vostre braccia e libererò la gente che voi avete catturato come uccelli. Straccerò i vostri veli e libererò il mio popolo dalle vostre mani e non sarà più una preda in mano vostra; saprete che io sono il Signore. Voi infatti avete rattristato con menzogne il nome del giusto... e avete rafforzato il malvagio perché non desistesse dalla sua vita malvagia”» (13, 18-22).
Già all’origine di tutti questi passi dei profeti (e tanti altri ancora) sta la prescrizione della Legge mosaica che commina la pena di morte:
a) Esodo: «Non lascerai vivere colei che pratica la magia» (22, 17).
b) Levitico: «Se uomo o donna in mezzo a voi eserciteranno la necromanzia e la divinazione, dovranno essere messi a morte: saranno lapidati ed il loro sangue ricadrà su di essi» (20, 27).
L’effettiva applicazione della pena ha subito alti e bassi, secondo Io stato di fervore o di decadenza spirituale delle città e secondo il maggiore o minore zelo dei re. La Bibbia fa sapere, ad esempio, che Saul era particolarmente severo contro quanti praticavano l’arte divinatoria.
Essendo già chiari gli insegnamenti biblici a questo proposito, Gesù non ha creduto aggiungerne altri. Anche la predicazione apostolica nulla dice di nuovo.
Sono però categorici nell’affermare che le magie e le stregonerie non hanno cittadinanza nel Regno di Dio e coloro che le praticano non conseguiranno la salvezza.
San Paolo tra le opere «che non possono ereditare il regno di Dio» annovera «Pidolatria» e «la stregoneria» che hanno interferenze tra loro (cf. Ga15, 20-21).
Similmente san Giovanni attesta che nella vita eterna è riservato «uno stagno di fuoco (cioè la seconda morte) agli idolatri e ai fattucchieri» (Ap 21, 8).

CONCLUSIONE
Non si può affermare che le attività magiche siano dirette e specifiche azioni diaboliche; ed i maghi/e stessi di solito non ammettono di essere collegati con il demonio. Sia nel passato che nei tempi presenti, qualche mago opera in stretta collaborazione col demonio, ma si tratta di casi isolati. Quello che è certo è che le varie forme di magia facilitano l’azione diabolica sia riguardo ai peccati:, sia riguardo alle vessazioni.
Le magie alterano il rapporto filiale dell’uomo con Dio, fanno accantonare la preghiera e i sacramenti, legano la volontà a pratiche superstiziose, fomentano odio e vendetta. Spesso anche i consigli dei maghi/e incitano o approvano condotte sessuali contrarie alla Legge di Dio.
Le presunte liberazioni da fatture o malefici sono soltanto un’illusione: come lo è il produrre e lanciare fatture contro quelli cui si vuoi nuocere.
Per tutte le suddette ragioni non può giudicarsi la Parola di Dio contro le varie forme di magia di eccessiva severità. La Parola di Dio è giusta e fonte di salvezza.

 

I maghi - di Don Raul Salvucci (esorcista)

“È vivo nell ‘uomo il desiderio di conoscere il senso e la dinamica degli eventi personali e comunitari in cui si trova implicato. Vorrebbe sapere prima quel che succederà poi, così da non essere colto di sorpresa. Gesù però non ha mai assecon dato questa curiosità. Gesù ci esorta a non investigare inutilmente su ciò che è riservato a Dio, che è appunto il corso degli eventi “.
Giovanni Paolo II 

Partendo dal presupposto che il futuro è solo nelle mani di Dio, verità fondata sulla nostra fede e dimostrata evidenza quotidiana, si offriranno ulteriori prove tratte dalla cronaca e dagli eventi recenti per ribadire, come se ancora ce ne fosse bisogno, che nessun uomo può anticipare il futuro! Lo stesso CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale, fondato nel 1989 da Piero Angela, a cui aderiscono Silvio Garattini, Rita Levi Montalcini e Carlo Rubbia) ha rivelato come le previsioni dei sedicenti maghi per il 2001 non se ne siano verificate neanche una! Si vedrà, infatti, come la maggior parte dei maghi non siano altro che truffatori, ingannatori o al massimo degli esperti periti chimici e di come l’astrologia non sia più di “un’affascinante fantasia”; tutto ciò per esemplificare e rendere ancora più immediato, se ce ne fosse bisogno, tutto ciò che è stato detto con chiarezza nelle pagine precedenti.

Maghi per telefono!

“Mi sentivo una ladra. Avrei voluto dire che stavo per proporre un raggiro. Invece, il copione da seguire era molto preciso: ‘Buongiorno. Mi permetto di disturbarla perché lei è un nostro affezionato cliente. Abbiamo una gradita sorpresa. Un’offerta speciale di consulto a prezzo scontatissimo con un mago a sua scelta: 20 minuti a 16 Euro, anziché 38 Euro. Per il pagamento non si preoccupi,può fare comodamente il versamento entro 15 giorni con vaglia postale’. Questo dovevo dire. L’ordine era insistere, cercando di individuare il punto debole del ‘pollo’ da spennare”.
Affermazioni amare, quelle di Elisa. Era disoccupata quando ha visto la generica inserzione sul giornale: “Società offre lavoro come telefonista”. Perché no, ha pensato. S’è presentata negli uffici della M.S. di Varese. E ha scoperto di che si trattava: una società che si promuove sulla televisione locale, specializzata in consulti magici telefonici.
La M.S. opera sia attraverso numeri della rete telefonica di Varese che con il “166” (il servizio di pubblica utilità della Telecom). Non la si trova sulle Pagine gialle, non c’è targhetta ne nome all’ingresso della sede, i centralinisti sono sottopagati. I guadagni, esentasse. I clienti pagano soltanto in contanti o tramite i vaglia.
Due sedi (la seconda, in un paesino minuscolo del Varesotto), una ventina di telefonisti, altrettanti sedicenti maghi (“Quelli che apparivano in Tv erano i più presentabili”, racconta Elisa. “Gli altri avevano letto sì e no un paio di libretti di cartomanzia”). Tutti, maghi e centralinisti, dotati di computer per accedere all’archivio della società: 200.000 nominativi.
“Mi hanno assegnato la lettera ‘M’. Il mio compito era quello di chiamarli tutti: poco meno di settemila persone. Non ce l’ho fatta ad arrivare fino in fondo. Ero schifata, dopo qualche settimana me ne sono andata via”.
Elisa ne ha chiamate circa 6.000, di lettere “M” per Otto ore al giorno, sei giorni la settimana. Il suo stipendio: 150 Euro al momento in cui se n’è andata, altri 350 Euro il mese successivo. Già, perché Elisa ha anche scoperto che il lavoro era “a cottimo”: i telefonisti venivano pagati in percentuale se e quando il cliente versava il vaglia. “Nel computer c’era una scheda per ogni cliente, con la cronaca di tutti i consulti precedenti”, racconta. “Inoltre c’erano i pagamentì, in due colonne: nella prima il dovuto, nella seconda quanto realmente avevano versato. Qualcuno era arrivato a 20 mila Euro. Qualche altro aveva debiti, per 2 o 3 mila Euro”.
Elisa spiega che il consulto telefonico in realtà è l’esca. Nel colloquio emerge sempre qualche problema grave da risolvere attraverso costosi rituali:
“Il vero business è l’oggettistica”, dice. “Una candela o una piramide ‘magiche’ da pochi Euro vengono venduti a più di 200 Euro, 400 Euro o anche di più, a seconda del rito. Non so quanti abbiano effettivamente fatto il consulto, ma posso dire che più della metà dei clienti contattati da me erano interessati e, anzi, si dicevano fortunati di essere stati inseriti nella promozione”. 

Mille linee magiche o erotiche
La ragazza era riuscita anche a entrare in un secondo archivio (non accessibile ai telefonisti): qui c’era il riassunto dei contenuti dei consulti e note del mago. Tipo: “Questa telefona spesso”, oppure: “va invogliata, la cretina poi chiama”. Elisa ricorda il caso di una donna che è stata convinta, a suon di migliaia di Euro, a fare un consulto medianico per parlare col marito morto tre giorni prima.
Il “166”, come si ricorderà, è il numero attivato da Telecom all’indomani delle polemiche sollevate da Beppe Grillo sul “144”. La compagnia telefonica, allora, dichiarò che il nuovo numero serviva per distinguere i servizi d’intrattenimento (in pratica linee erotiche e cartomanti vari) da quelli di pubblica utilità.
Ebbene, neanche 10 anni dopo, la situazione si ripropone identica: attraverso il “166” operano circa mille linee magiche ed erotiche. “Basta qualche semplice calcolo per capire l’affare”, spiega il professor Giovanni Panunzio, responsabile nazionale del Telefono Antiplagio. “Una sola linea può arrivare a fruttare 100 Euro l’ora, cioè 775 mila Euro in un anno. E si spiega anche la ‘tolleranza’ della Telecom: la sua quota è del 30 per cento sulle entrate” Per informazioni sul Telefono Antiplagio si può consultare il sito: www.antiplagio.org

Meglio in tribunale Quanti maghi ci sono in Italia? Il Telefono Antiplagio di Cagliari ha provato a censirli, attraverso la ricognizione delle loro pubblicità e le segnalazioni dei cittadini. Ebbene, ne hanno trovati 21.550, dei quali ben 4.200 si promuovono su giornali, radio, televisioni e 3.050 su Internet. I dati che seguono sono tratti esclusivamente dalle 7.050 segnalazioni ricevute nei sette anni di attività del Telefono Antiplagio (è nato nell’ottobre 1994).
Suddivisione per aree geografiche: Nord Italia 43%, Centro 30%, Sud e Isole 27%. Regioni col più alto tasso di astrologi e maghi: Lombardia, Lazio, Piemonte, Campania e Sicilia

Gli illeciti segnalati con maggior frequenza:
esercizio del mestiere di ciarlatano, evasione fiscale, circonvenzione d’incapace, truffa, truffa aggravata, esercizio abusivo di professione (soprattutto medica e psicologica), abuso della credulità popolare, trattamento idoneo a sopprimere la coscienza o la volontà altrui, stato di incapacità procurato mediante violenza, minacce, violazione della privacy, pubblicità ingannevole. Qualche dato sulle vittime: età media 45 anni; donne 58%, uomini 38%, minori 4%; titolo di studio: licenza elementare 40%, licenza media 46%, diploma o laurea 14%.
L’associazione ha presentato 7.000 esposti alle diverse autorità competenti, che hanno dato luogo a moltissime inchieste giudiziarie, delle quali 1.400 sono in corso. Inoltre ha denunciato oltre 100 pubblicità ingannevoli, sulle quali l’Antitrust ha avviato procedimenti con una novantina di condanne. Solo quattro cittadini su 100 sporgono denuncia, per paura di ricatti, per vergogna, perché il resto della famiglia non è al corrente del ricorso al mago.

Il primo rimedio? Spegnere i riflettori

“Le Tv devono smettere di invitarli”, dice Giovanni Panunzio. “E poi bisogna presto reintrodurre il reato di plagio”.
Il professor Giovanni Panunzio è il responsabile nazionale del Telefono Antiplagio. Con lui sondiamo il variegato mondo di maghi, cartomanti, astrologi e compagnia.
Il mago Otelma ha asserito che le arti magiche hanno ottenuto il riconoscimento di una sentenza del 1986 della Corte di Cassazione. E vero? 
“No. Otelma cita una sentenza che lo riguarda, nella quale è stato condannato per evasione fiscale. Nelle motivazioni della Corte si descriveva il mestiere di Otelma. E questo è ben diverso dal legittimarlo. Il suo ragionamento è il seguente: “Se ho dovuto pagare le tasse sui guadagni derivanti dall’attività di mago, l’attività è legale”. Non è vero: una legge del 1993 stabilisce che si debbano versare le imposte anche per i guadagni da attività illecite. Tant’è vero che il ministero dell’Economia ci ha chiesto i nominativi dei “maghi”. Ci siamo rifiutati perché non è giusto andare solo a caccia di soldi. Lo Stato deve chiudere i loro studi”.

Equipara i maghi ai delinquenti...
“Non lo dico io, lo dice la legge italiana. L’articolo 121 del Tulps (Testo unico di pubblica sicurezza) recita: ‘E vietato il mestiere di ciarlatano’.”. 

Cosa si intende per ciarlatano?
“Lo spiega bene il relativo regolamento: ‘Sotto la denominazione di mestiere di ciarlatano si comprende ogni attività diretta a speculare sull’altrui credulità o a sfruttare o alimentare l’altrui pregiudizio, come gli indovini, gli interpreti di sogni, i cartomanti... o coloro che magnificano ricette o specifici, cui attribuiscono virtù straordinarie o miracolose’. Inoltre, un decreto legislativo del 1994 ha aggravato le sanzioni pecuniarie, e pochi mesi dopo una circolare del ministero dell’interno ha invitato le autorità competenti ad applicare le sanzioni previste. Infine, nel 1995, la stessa Cassazione ha ribadito che ‘l’attività di mago giuridicamente si inquadra nel mestiere di ciarlatano, espressamente vietato dall’articolo 121 del Tulps’.”. 

Tuttavia, maghi, sensitivi e occultisti continuano a farsi pubblicità.
“A fronte di lievi sanzioni il mago sa di poter ricavare guadagni enormi. Perciò chiediamo alle Tv di smettere di invitarli. Otelma, Basmagi o gruppi come ‘I bambini di satana’, devono essenzialmente al Maurizio Costanzo Show la loro fama. Per questo chiediamo che Pagine gialle, Pagine utili, Telecom, Rai rifiutino le pubblicità degli occultisti”

Vi siete fatti promotori di un disegno di legge che reintroduca il plagio, un reato che la Corte Costituzionale aveva cancellato. Perché?
“La Corte Costituzionale ha cassato una legge che risultava imprecisa e discrezionale. Quindi nessuno la vuole resuscitare. Il disegno di legge (che è stato presentato dal senatore di An Renato Meduri con una ventina di colleghi) s’intitola: ‘Norme per contrastare la manipolazione psicologica’.”.
Si divide in tre articoli. Dice che è reato porre qualcuno in stato di soggezione con la violenza, le minacce, le suggestioni o qualsiasi limitazione della libertà. E aggrava la pena se la vittima è un minore. Irretire le persone con la suggestione e abusare delle situazioni di sofferenza è l’arma principale dei maghi, ma anche di sette e santoni”.

Più che maghi, questi sono periti chimici

Il clima “magico” degli studi degli occultisti è molto importante per suggestionare e irretire i clienti, convincendoli di inesistenti poteri paranormali. Allo scopo, maghi, sensitivi e cartomanti non esitano a utilizzare “mezzucci” di ogni tipo. Sono trucchi spesso banali, ottenuti il più delle volte con prodotti chimici noti a tutti gli illusionisti.
Ecco qualche esempio. Per dimostrare che un rito di protezione dal maleficio è riuscito, il mago può immergere una foto nell’acqua e far vedere che ne esce asciutta. Per ottenere l’effetto mirabolante basta procurarsi in erboristeria la polvere di licopodio e spargerla sulla superficie di un recipiente quasi pieno. Per rendere ignifugo un fazzoletto (si usa nelle messe nere) è sufficiente immergerlo in una soluzione di alcol etilico e acqua.
Anche nella cristalloterapia si possono fare “miracoli”: la crescita dei cristalli si ottiene con acetato di piombo sciolto in acqua e una striscia di zinco. Mentre per far bollire l’acqua all’istante basta utilizzare clorato di potassio, cristalli di per manganato di potassio e del ghiaccio carbonico.
Ma ci sono effetti ancora più spettacolari: per mostrare che è immune dal fuoco, il mago può mettere un braccio sulla fiamma, che si sarà frizionato prudentemente con acido solforico allungato in acqua o con una soluzione di allume evaporata e sapone duro. Nelle sedute spiritiche risulterà efficace sprigionare un fuoco spontaneo: detto e fatto, bastano paraffina e ossalato ferroso. Nella casistica, risulta che faccia molta presa la solidificazione dell’acqua: basta usare una polvere che si trova in quasi tutti i pannolini dei neonati. E, ancora, è convincente dimostrare che si è annullata una “negatività” facendo sparire da un foglio coperto di scrittura ogni traccia d’inchiostro. Lo si ottiene passandovi sopra una carta assorbente trattata con acido ossalico. Alcuni occultisti, inoltre, utilizzano anche l’ar ma della superstizione religiosa per irretire i clien ti e arrivano a usare effettacci come la lacrimazione delle statuette. Anche questo si ottiene con semplici sostanze chimiche. Oppure nei legamenti d’amore è molto efficace l’impiego della cartalampo, del cotone lampo o del filo lampo. Il rito si conclude con una gran fiammata, al termine della quale gli oggetti utilizzati sono scomparsi. Ebbene, sono materiali trattati con acido solforico o altri elementi. Una raccomandazione: non provate a fare questi esperimenti. Alcune di queste sostanze sono pericolose, possono dar luogo a intossicazioni o esplosioni. Rischi, tra l’altro, a cui i maghi espongono i clienti.

 

Il Cardinale J. Ratzinger su magia, occultismo, yoga.

Intervista a cura di Ignazio Artizzu tratta dalla rivista "Una voce grida..." n°9 - marzo 1999

Eminenza, cosa è la magia ?

E' l'uso di forze apparentemente misteriose per avere un dominio sulla realtà fisica e anche psicologica. Il tentativo, cioè, di strumentalizzare le potenze soprannaturali per il proprio uso. Con la magia si esce dal campo della razionalità e dell'utilizzo delle forze fisiche insegnate dalla scienza. Si cerca - e a volte anche si trova - un modo di impadronirsi della realtà con forze sconosciute. Può essere in molti casi una truffa, ma può anche darsi che con elementi che si sottraggono alla razionalità si possa entrare in un certo dominio della realtà.

Sia il Nuovo che l'Antico Testamento condannano in modo ferreo ogni pratica magica, così come il ricorso all'occultismo in tutte le sue forme. Come commenta questo dal punto di vista teologico?

Vediamo intanto l’origine più profonda delle superstizioni, della magia e dell'occultismo per capire meglio la condanna nei loro confronti. Direi che ci sono due elementi : da una parte nell'uomo, creato ad immagine di Dio, esiste la sete del divino. L'uomo non può limitarsi al finito, all’empirico: avrà sempre il desiderio di allargare la prospettiva del suo essere e di entrare nella sfera divina, di uscire dalla pura realtà fisica e toccare una realtà più profonda, Questo desiderio, di per sé innato nell'uomo - immagine di Dio - è smarrito perché sembra troppo difficile andare realmente alla ricerca di Dio, elevarsi e lasciarsi elevare dall'Amore Divino e arrivare così ad un vero incontro del Dio personale che mi ha creato e mi ama. Allora accade un po' come nel mondo umano: le avventure passeggere sono più facili di un amore profondo, di una vita. E così come in questa vita umana un amore fedele, un vero amore, che va fino alle profondità del nostro essere, esige un impegno ben diverso dalle facili avventure, così anche le realtà spirituali esigono un impegno profondo, una fedeltà, una disciplina interiore, l'umiltà di impostare la propria vita alla sequela di Dio. Allora l'uomo cerca le cose più facili, un esperimento immediato della profondità dell' essere. 

Possiamo anche dire che qui si verifica una dottrina fondamentale della Chiesa, cioè che nell'uomo da una parte troviamo la natura creata da Dio, dall'altra anche questa tendenza opposta: lo smarrimento e il peccato originale che lo deviano dalla sua origine e trasformano in una caricatura il suo desiderio innato di amare Dio e di entrare nella unione con Lui. Ecco, questa seconda tendenza si realizza nel cercare un cammino più facile, un contatto più immediato e soprattutto un modo per non sottomettersi all'amore e al potere divino. Allora l'uomo comincia a farsi dominatore della realtà sfruttando questa presunta possibilità del suo essere. E ciò mi pare una profonda inversione e perversione della relazione più profonda del nostro essere: invece di adorare Dio, di sottomettersi a Dio, l'uomo intende farsi dominatore della realtà usando queste potenze occulte, e si sente il vero dominatore. 

E' la tendenza che troviamo nel capitolo 3 della Genesi: io stesso divento Dio e ho il potere divino e non mi sottometto alla realtà. "Ma il serpente disse alla donna: "Non morirete affatto! Anzi, Dio sa che quando voi ne mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e diventereste come Dio conoscendo il bene e il male. Allora la donna vide che l'albero era buono da mangiare, gradito agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch'egli ne mangiò. Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e si accorsero di essere nudi; intrecciarono foglie di fico e se ne fecero cinture." (Gen 3,4-7)

San Paolo, a Cipro, definisce pubblicamente il mago Elimas "figlio dei diavolo". Possiamo dunque affermare con certezza che dietro la magia e il mondo dell' occulto c'è sempre il demonio?

Si. Io direi che senza il demonio, che provoca questa perversione della creazione, non sarebbe possibile tutto questo mondo dell'occultismo e della magia. Entra in gioco un elemento che va oltre le realtà della ragione e le realtà riconoscibili con la scienza unita ad una ragione sincera. Si offre un elemento apparentemente divino, cioè delle forze che possono prestare dei successi, esperienze che appaiono come soprannaturali e spesso come divine. Sono invece una parodia del divino. Poteri, ma poteri di caduta, che in realtà sono ironie contro Dio.

E' questa la radice della ferma condanna espressa anche dalla Chiesa nei confronti della magia e dell'occultismo?

Si. Ciò comincia nell'Antico Testamento: pensiamo al conflitto tra Samuele e Saul. E' proprio la caratteristica della religione del Dio rivelato: non si fa uso di queste pratiche, che sono caratteristiche delle religioni di questa terra, e perciò pagane, perché pervertono la relazione tra Dio e l'uomo. Questa condanna continua in tutta la storia della Rivelazione e riceve la sua ultima chiarezza nel Nuovo Testamento. Non è - sia chiaro - un positivismo che vuole escludere qualcosa della ricchezza dell' essere o delle esperienze possibili, ma la verità di Dio che si oppone alla menzogna fondamentale. 

Il nome del diavolo nella Sacra Scrittura, "padre della menzogna", diventa comprensibile in modo nuovo se consideriamo tutti questi fenomeni, perché qui troviamo realmente la menzogna nella sua purezza totale.

In quale forma?

L'uomo si fa dominatore del mondo sfruttando ciò che appare come Dio e quindi usa il potere per dominare il mondo in sé stesso, entrando cosi in una menzogna radicale. Questa menzogna appare in un primo momento come un allargamento del potere, delle esperienze, come una cosa bellissima: io divento Dio. Ma alla fine la menzogna è sempre una realtà che distrugge. Vivere nella menzogna vuol dire vivere contro la realtà e quindi vivere nella autodistruzione. In questo senso possiamo vedere due aspetti di questa proibizione. Da una parte, semplicemente, le pratiche occulte e magiche sono da escludere perché pervertono la realtà, sono menzogne nel senso più profondo. 

Il secondo aspetto, quello morale dopo quello ontologico, è che, opposte alla verità, esse sono distruttive e distruggono l'essere umano cominciando dal suo nucleo.

Quali sono dunque i pericoli per chi ha a che fare con la magia e l'occulto?

Cominciamo anche qui dal fenomenologico. Il tranello viene teso con cose promettenti, con una esperienza di potere, di allegria, di soddisfazione. Ma poi una persona entra in una rete demoniaca che diventa dopo poco tempo molto più forte di lui. Non è più l'uomo padrone di casa 

Poniamo che una persona entri a fare parte di una setta o di un gruppo magico. Diventerà schiavo non solo del gruppo, il che sarebbe già gravissimo, dato che queste sette possono alienare totalmente una persona. Ma sarà schiavo della realtà che sta dietro il gruppo, cioè una realtà realmente diabolica. E cosi va verso una autodistruzione sempre più profonda, peggiore di quella della droga.

Quali sono le radici di questa sete di occulto?

Mi sembra questa mescolanza di una tendenza verso il divino e lo smarrimento che chiude l'uomo in sé stesso.

Nessuno degli occultisti dichiara apertamente di operare con il concorso del demonio. Anzi, quasi tutti affermano di essere credenti e di fare il bene. Usano immagini sacre, crocifissi...

Si. La menzogna profonda poi si concretizza in menzogne più evidenti. Il mago, nel suo orientamento personale, è arrivato alla menzogna. Poi, diventa naturale usare tutti i modi concreti per esprimere e fare agire la menzogna. Naturalmente il sincretismo è uno degli elementi fondamentali del mondo magico e occultista, che si serve delle religioni, e soprattutto degli elementi cristiani, pervertendoli sia allo scopo di attirare la gente e rendersi credibile, sia anche nella speranza di usare la forza nascosta della realtà cristiana. Lo vediamo negli Atti degli Apostoli con Simone mago, che vorrebbe comprare la forza degli apostoli. "Simone, vedendo che lo Spirito veniva conferito con l' imposizione delle mani degli apostoli, offrì loro del denaro dicendo: "Date anche a me questo potere perché a chiunque io imponga le mani, egli riceva lo Spirito Santo". Ma Pietro gli rispose: " Il tuo denaro vada con te in perdizione, perché hai osato pensare di acquistare con denaro il dono di Dio. Non v'è parte né sorte alcuna per te in questa cosa, perché il tuo cuore non è retto davanti a Dio. Pentiti dunque di questa tua iniquità e prega il Signore che ti sia perdonato questo pensiero . Ti vedo infatti chiuso in fiele amaro e in lacci di iniquità." (At 8,18-23)

Si afferma che esistono forme di magia e divinazione innocue e "leggere", come la lettura della mano, le carte e gli oroscopi. E si ironizza sul Nuovo Catechismo, che le ha condannate. Esiste una scala di gravità o sono tutte dello stesso ceppo, e quindi tutte gravi?

Esiste forse un uso più leggero, ma comunque non accettabile, perché apre la porta all'occulto. Se uno comincia a muoversi in questa direzione c'è il pericolo di cadere nella trappola più profonda. Ma il fatto che si scivola facilmente, e spesso inevitabilmente, una volta entrati in questo cammino, non deve portarci ad un rigorismo che non distingue più tra comportamenti che sono simbolo di una certa leggerezza di vita e il modo di agire di coloro che sono entrati nel pieno di queste situazioni. Una certa distinzione esiste senza dubbio, ma si deve tenere presente che un gradino guida facilmente all'altro, perché il terreno è scivoloso.

Cosa direbbe a chi frequenta la Chiesa e anche gli occultisti, o pratica egli stesso l'occultismo, credendo che l'una cosa non debba escludere l'altra?

Gli direi che deve cominciare a capire meglio la fede e inserirsi profondamente nel cammino cristiano, per capire che sono cose del tutto diverse. Se ascolto la Parola del Signore, con la mano nella mano del Signore, mi lascio guidare dall'amore di Cristo, mi inserisco nella grande comunione della Chiesa , andando insieme con la Chiesa sulla strada di Cristo. Ben diverso è se io comincio a entrare nella realtà grave dell'occultismo. I due atteggiamenti sono dall'inizio profondamente diversi. Capire questa distinzione è una decisione fondamentale dell'uomo, è il passo iniziale del cammino della fede. 

Pensiamo al rito del Battesimo, dove abbiamo da una parte il "si" al Signore e alla sua legge, e dall'altra il "no" a satana. In tempi passati ci si voltava verso l'oriente per dire "si" al Signore e verso l'occidente per dire "no" alle seduzioni del diavolo. Con questo rito, nato in tempi in cui, come accade oggi, la Chiesa era circondata e attaccata dalle pratiche occulte, si capisce la diversità inconciliabile di questi due comportamenti. lo dico "si" al cammino del Signore e questo implica che dica il mio "no" alle pratiche magiche. Dobbiamo rinnovare in senso molto concreto e realistico questa duplice decisione. Dire "si" a Cristo implica che non posso "servire due padroni", come dice il Signore stesso, e se dico "si" al Signore non posso nello stesso momento dire "si" a questi poteri nascosti, ma devo dire: "no, non accetto la seduzione del diavolo ". E forse, in occasione del rinnovamento dei voti battesimali che facciamo prima della Pasqua, si dovrebbe spiegare che ciò che pronunciamo non è un antico rituale, ma una decisione importante per la nostra vita oggi, un atto concreto e realistico.

Esiste un punto di non-ritorno per chi ha dato la propria vita alla magia?

E' difficile rispondere. Se uno è entrato in ciò che il Signore chiama "peccato contro lo Spirito Santo ", come avversione a Dio e maledizione dello Spirito di Dio, pervertendo il suo spirito, aprendolo alla azione del demonio, qui si realizza forse quello che il Signore indica come il punto del non ritorno. Ma da parte nostra non possiamo giudicare questo. Noi dobbiamo dire sempre: c'è la speranza di conversione. Naturalmente, se uno è entrato in questo mondo, una conversione radicale diventa necessaria, ed è una conversione che si fa sempre più difficile, realizzabile solo con l'aiuto forte dello Spirito Santo implorato dalla Comunità della Chiesa che intende aiutare queste persone a tornare a Dio. Quindi dobbiamo sempre avere la speranza, e fare il possibile per implorare il perdono di Dio e per illuminare queste persone e renderle aperte ad una conversione profonda. Occorre poi la espulsione del demonio. Un rito la cui importanza, per un certo tempo, non è stata più capita dai cristiani, ma che ora riceve di nuovo un senso e un significato molto concreto. Perché si tratta di liberare le persone dal demonio che, a causa del contatto con la magia e l'occultismo, si è realmente impossessato di loro.

Quindi sono necessari gli esorcismi?

Certamente.

Talvolta la gente recepisce questo discorso, ma lamenta una scarsa informazione da parte degli stessi uomini di Chiesa. Cosa fare di più per informare gli sprovveduti?

Dobbiamo trovare nuove forme di apostolato. Il dilagare dell'occultismo nelle forme attuali è un fenomeno abbastanza recente. Ancora 10 anni fa ci mancava anche l'informazione in proposito. Forse non eravamo preparati a questo attacco, e non abbiamo preparato sufficientemente i fedeli. Mi sembra che dovremmo predisporre brevi informazioni che dicano l'essenziale in modo comprensibile. Dobbiamo inserire questo discorso anche nelle catechesi per gli adulti e nella formazione permanente di ogni cristiano.

Eminenza, le cito alcuni dati. In Italia, al numero dell'oroscopo telefonico arrivano oltre 10 milioni di chiamate all'anno. Sempre in Italia, ci sono almeno 100 mila maghi e meno di 38 mila sacerdoti cattolici. Cosa prova meditando questa realtà?

E' il segno che siamo in una minaccia di paganizzazione profonda. Questo è paganesimo, è perversione del destino religioso dell'uomo. In questa religione artefatta, nella quale come ho detto l'uomo sfrutta o cerca di sfruttare le forze soprannaturali, c'è una sfida fondamentale per la nostra opera di evangelizzazione. Davanti alla paganizzazione si deve annunciare la realtà liberante di Dio. Queste pratiche si presentano con il pretesto e la pretesa di offrire all'uomo una liberazione. Offrono potere, soddisfazione, la promessa di fare vivere con tutte le possibilità dell'essere. In realtà sono una schiavitù terribile, che può realmente disumanizzare. Lo sappiamo anche dalle religioni precristiane, che hanno creato un mondo di timore. Quando è arrivato l'annuncio cristiano, non ha portato una liberazione politica, come diremmo oggi, ma la liberazione dalla paura dei demoni. C'è un solo Dio che è più forte di tutti: questo è l'annuncio che ha liberato realmente il mondo. E anche oggi, in certe parti del mondo non ancora evangelizzate, si vede come la paura dei demoni e dei maghi crea un clima di paura e di immobilità. Non si può agire perché ad ogni passo si può cadere nelle mani di un demone. Dobbiamo quindi proclamare la forza liberatrice dell'annuncio che c'è un solo Dio, e che questo Dio è Amore e ci ama e ha la forza di guidarci e di darci la vera libertà, e che con potenza invincibile ci libera da questa schiavitù. Ma si vede che, purtroppo, questo non è più presente nella mentalità delle persone. Molti vedono solo il cammino arduo della religione, come è lontano Dio, come non ne facciamo esperienza, e cercano l'esperienza veloce e la soddisfazione rapida, e cosi cadono nella schiavitù. In questa ora di tentazione pagana profonda, credo che dobbiamo annunciare il Vangelo in tutta la sua semplicità e grandezza come la vera e l'unica liberazione.

Nella sua vita di sacerdote, Vescovo e Cardinale, le è mai capitato di avere a che fare con persone danneggiate dalla magia?

Nell'ambiente in cui sono vissuto non era presente questa realtà. Ho sentito diverse volte parlare di questi casi. E oggi sento ormai da più parti come la magia deteriora e distrugge le vite umane.

La magia tradizionale, folcloristica, tipica dei paesi mediterranei è ancora radicata nelle regioni italiane. E’ una pratica innocente o l'ingrediente principale resta sempre il concorso del demonio?

Anche agli albori del Cristianesimo restavano tra la gente elementi magici, ridotti nella loro presenza, direi ridimensionati dalla fede che si diffondeva, sempre, però, con il pericolo di un rigurgito della magia. Era una presenza pericolosa e inaccettabile, ma dominata dalla vita di fede dei più. Ma adesso vediamo che questi piccoli "residui" che apparivano innocenti non sono affatto innocenti, e possono diventate oggi l'aggancio per una nuova irruzione dell'occultismo nel mondo.

E’ un valido metro di valutazione che l'occultista richieda denaro o meno?

Dipende dalla sua decisione precedente di essere mago. Se il suo fosse un lavoro moralmente giusto, potrebbe anche richiedere di essere pagato. Ma dato che già il suo mestiere in quanto tale implica la menzogna e la perversione della realtà, la presenza del denaro non serve ad altro che a continuare la menzogna fondamentale che sta alla base. In questo senso, nel commercio di magia e di "poteri", si rende visibile una perversione ancora più profonda. Le cose spirituali non possono essere pagate, e la vera esperienza spirituale, che è quella che Cristo mi regala, la posso ottenere solo con la mia conversione, il mio "esodo" spirituale. Occorre dunque aiutare le persone cadute nella rete dell'occulto a ritrovare la via della conversione, offrendo loro una comunità, accompagnarle verso la fede e aiutarle a mettersi in cammino verso la verità, oltre che ovviamente aiutarle ad accedere - se le condizioni sono adempiute - all'esorcismo effettuato da sacerdoti autorizzati dal proprio Vescovo.

Anche la meditazione trascendentale e lo yoga, in particolare lo yoga, hanno come substrato l'occultismo. Anzi, l'ultimo grado dello yoga, il più elevato, comporta - affermano gli stessi libri sacri di questa "filosofia" - un contatto con il mondo degli spiriti e la acquisizione di poteri magici. Ritiene che vi sia un legame di fondo, anche se poco apparente, tra la diffusione delle religioni orientali e l'attuale rigurgito di occultismo?

Nel fondo è presente, senza dubbio. Diciamo che l'offerta di queste religioni orientali si muove su diversi livelli. C'è uno yoga ridotto ad una specie di ginnastica: si offre qualche elemento che può dare un aiuto per il rilassamento del corpo. Bene, se lo yoga è ridotto realmente ad una ginnastica si può anche accettare, nel caso di movimenti che hanno un senso esclusivamente fisico. Ma deve essere realmente ridotto, ripeto, a un puro esercizio di rilassamento fisico, liberato da ogni elemento ideologico. Su questo punto si deve essere molto attenti per non introdurre in una preparazione fisica una determinata visione dell'uomo, del mondo, della relazione tra uomo e Dio. Questa purificazione di un metodo in sé logico di idee incompatibili con la vita cristiana, potrebbe essere paragonata per esempio con la "demitizzazione" delle tradizioni pagane sulla creazione del mondo, realizzata nel primo capitolo della Genesi, dove il sole e la luna, le grandi divinità del mito sono ridotte a "lampade" create da Dio, lampade che riflettono la luce di Dio, e ci fanno immaginare la vera Luce, che è il Creatore della luce. E cosi, anche nel caso dello yoga e delle altre tecniche orientali, sarebbe necessaria una trasformazione e uno spostamento radicale che realmente tolgano di mezzo ogni pretesa ideologica. Nel momento in cui compaiono elementi che pretendono di guidare ad una "mistica", diventano già strumenti che conducono in una direzione sbagliata.

Questa trasformazione, o chiarimento, c'è stato?

Generalmente no. Può darsi comunque che alcune persone abbiano cercato di escludere gli elementi religiosi e ideologici, mantenendo queste pratiche su un piano di puro esercizio fisico. Questo non si può escludere.

Può esistere uno "yoga cristiano"?

Nel momento in cui lo si chiama "yoga cristiano" è già ideologizzato e appare come una religione, e questo non mi piace tanto. Mentre sul piano puramente fisico, ripeto, alcuni elementi potrebbero anche sussistere. Occorre stare molto attenti riguardo al contesto ideologico, che lo rende parte di un potere quasi mistico. Il rischio è che lo yoga diventi un metodo autonomo di "redenzione", priva di un vero incontro tra Dio e la persona umana. E in quel caso, siamo già nel trascendente. E' vero che anche nella preghiera e nella meditazione cristiana la posizione del corpo ha la sua importanza, e sta a significare un atteggiamento interiore, che si esprime anche nella liturgia. Ma nello yoga i movimenti del corpo hanno una diversa implicazione di rapporto con Dio, che non è quella della liturgia cristiana. Occorre la massima prudenza perché dietro questi elementi corporali si nasconde una concezione dell'essere come tale, della relazione tra corpo e anima, tra uomo, mondo e Dio.

Ritiene legittimo l'insegnamento della meditazione trascendentale e dello yoga nelle Chiese Cattoliche e nelle comunità religiose da parte di sacerdoti?

Mi sembra molto pericoloso perché in questo contesto queste pratiche sono già offerte come un qualcosa, appunto, di religioso.

E' possibile coniugare il mantra con la preghiera cristiana?

Il mantra è una preghiera rivolta non a Dio, ma ad altre divinità che sono idoli.

Perché questo deprezzamento di Cristo e della Chiesa?

Questa è una questione profonda legata alla situazione attuale del mondo. Le radici di questo comportamento che oggi noi vediamo sono tante e si sono sviluppate nel corso di un'epoca, anche se solo oggi emergono in tutta la loro forza. Mi sembra che l'elemento ultimo sia quello, ancora una volta, del capitolo 3 della Genesi: la superbia dell'uomo che intende fare di sé stesso Dio e non accetta di sottomettersi a Lui. C'è dietro la volontà di prendere nelle proprie mani Dio e non di mettersi nelle sue mani.

Urs Von Balthasar definisce la meditazione trascendentale un tradimento nei confronti della fede cristiana. E' d'accordo con questa affermazione?

Si. Perché il Dio Trascendente, la persona che mi ha chiamato e mi ama, viene deformato in una dimensione trascendentale dell'essere. Credo che sia necessario distinguere bene tra il Dio Trascendente e la trascendentalità. Mentre il Trascendente è una Persona che mi ha creato, il trascendentale è una dimensione dell'essere e quindi implica una filosofia di identità. Il cammino della Meditazione Trascendentale, preso nelle sue intenzioni ultime, ha questa tendenza di guidare ad immergersi nella identità, e quindi è esattamente opposto alla visione cristiana, che conosce anche una unione di identità. Cristo si è identificato con noi e così ci inserisce nel suo Corpo, ma è una identificazione diversa, operata nell'amore, nella quale rimane sempre una identità personale distinta, mentre la Meditazione Trascendentale comporta l'immergersi, il lasciarsi "sciogliere" nella identità dell'essere supremo.

Quale è, in termini spirituali, il prezzo di queste pratiche?

La perdita della fede e la perversione della relazione uomo - Dio, e un disorientamento profondo dell'essere umano, cosicché alla fine l'uomo si sposa con la menzogna.

Come deve realizzarsi concretamente il rispetto verso questi culti non cristiani, fermo restando anche il rispetto verso i valori imprescindibili della fede cristiana?

Il rispetto è dovuto soprattutto alle persone. Come dice S. Agostino dobbiamo avere amore per il peccatore e non per il peccato. Dobbiamo sempre vedere nell'uomo che è caduto in questi errori una persona creata e chiamata da Dio e che ha cercato anche, in un certo senso, di arrivare alla realtà divina per trovare le risposte al suo desiderio di elevarsi. Dobbiamo inoltre rispettare gli elementi ai quali ho accennato, chiarendo molto bene, però, quelle realtà che sono distruttive e che sono opposte non solo alla fede cristiana ma anche alla verità dell'essere umano stesso.

Il mondo pullula oggi di veggenti che affermano di ricevere rivelazioni da parte di Dio e della Madonna. Divulgano libri che contengono messaggi apparentemente buoni e conformi con la fede cristiana e la dottrina della Chiesa. Ma dietro questi messaggi c'è - in molti casi - una tecnica medianica, come la "scrittura automatica", o altre forme di spiritismo. Quale atteggiamento deve avere il cristiano verso questi fenomeni?

Mi sembra che l'origine di questa inflazione di messaggi sia quella alla quale abbiamo accennato, e cioè di un desiderio di "accaparrarsi" una esperienza diretta del divino, di non restare nella sobrietà della fede ma di toccare più da vicino la realtà di Dio. Il primo punto essenziale è quello di affidarsi al Signore che si è rivelalo nella sua parola e che è presente nella Chiesa e nei Sacramenti, e di vivere in questo cammino fondamentale che da una sua esperienza diversa dalle altre, ed è un po' più ardua, ma alla fine molto più reale e gratificante perché molto più vera. L'atteggiamento fondamentale deve essere quello di vivere realmente la fede nella vita della Chiesa e convincersi che Dio, come ha detto San Giovanni della Croce, dandoci suo Figlio ci ha dato tutto, perché Gesù è la sua Parola, e non c'è da aggiungere altro, Dio non può dare di più che Se Stesso nel suo Figlio. Occorre mettersi davvero nelle mani del Figlio e vivere la vita della Chiesa, che è anche immensamente ricca, perché il Signore è circondato dai Santi, ad iniziare dalla Madonna. E questa esperienza è possibile per tutti. Credendo in Dio, non cammino solo, ma sono accompagnato da questa grande schiera dei Santi e dei credenti di tutti i tempi, e così ricevo anche tutte le risposte, perché la Chiesa vive e ha una voce viva per parlare e annunciare oggi la Parola del Signore come Parola presente per me e per il nostro tempo. E se uno vive questa realtà con convinzione e con gioia, non in senso purista, ma con tutta la ricchezza e la bellezza che questo comporta, non ha più bisogno di altro, e può stabilire con il proprio discernimento quali cose possono essere a lui utili senza diventare dipendente di questi fenomeni.

Alcuni affermano di possedere il testo del "segreto di Fatima". E' possibile?

No.

Se dietro apparizioni e messaggi c'è il fenomeno medianico della scrittura automatica o altre forme di medianità -oggi si diffondono nel mondo vari libri di "messaggi" -possiamo credere con certezza che ci si trova davanti ad un fenomeno da scartare?

Si tratta di fenomeni medianici che non hanno a che vedere con la mistica cristiana.

Tra le varie ramificazioni della New Age c'è la cosiddetta "medicina alternativa", nella quale ha un posto importante la pranoterapia. Alcune persone affermano di possedere un fluido nelle mani che può curare i malati, e lo confondono con il carisma delle guarigioni...

Il carisma delle guarigioni si manifesta in primo luogo nella assenza totale di elementi di magia e si realizza in uno spirito di preghiera. Le guarigioni operate dal Signore e su suo mandato dagli apostoli sono espressione di preghiera. Non si usano mezzi e contesti spirituali alieni dalla fede e dalla ragione. I carismi, a differenza dei poteri e dei fluidi vantati da queste persone, si sottomettono alla verità e al potere di Dio e non introducono altri elementi. Gli altri casi sono espressione di un terribile mondo sotterraneo, che - molto tempo piuttosto nascosto - oggi di nuovo, in una fase di ripaganizzazione, viene allo scoperto.

 

ATTENTI ALLO YOGA

I. L'Induismo

L'India: terra di mistero. È il sesto paese per estensione ed è la seconda tra le nazioni più popolate. Milioni di indiani patiscono per denutrizione, malattie e povertà. La gente è apatica, perché la religione indù le ha inse­gnato ad osservare con distacco, ignorando le spaventose condizioni di vita che la imprigionano. Lo scrittore Naipaul, egli stesso indiano, descrive l'India come una civiltà ferita, paralizzata dalle sue credenze religiose. L'Induismo, questa religione complessa e contraddittoria, che promuove il culto di sacerdoti illuminati, chiamati guru, e di innumerevoli idoli, deifi­ca la natura ed il femminile e crede che la dea Madre sia la divinità origi­naria.

Essa è adorata in molte forme: come madre India nella sua immagine geografica; come madre Terra nella mucca, di cui perfino l'urina è consi­derata sacra; nella dea Khali, la dea della morte e della distruzione, che esige di essere placata con sacrifici umani; nella santa madre Gange, il fiume più lungo dell'India.

Il fiume Gange è adorato da milioni di persone che si affollano sulle sue rive per fare le abluzioni quotidiane ed ogni anno vi gettano centinaia di migliaia di cadaveri, per assicurare ai propri morti una migliore reincarna­zione. L'inquinamento non fà diminuire il fervore spirituale di chi ritiene le sue acque indispensabili per ogni cerimonia religiosa e dotate di poteri magici curativi.

Oggi, incredibilmente, l'Occidente si volge pieno di speranze alle superstizioni dell'Induismo. Questa religione, che ha quasi distrutto l'India, si è infiltrata in ogni campo della società occidentale. L'Induismo asserisce di non essere una religione, ma una scienza. Sta trasformando le nostre menti, la scienza, la medicina, i mass-media, la politica e la Chiesa.

L'Induismo si fa più seducente quando si maschera di termini cristiani ed è sorprendentemente riuscito a farsi passare per la corrente di pensiero cristiana più recente. Centinaia di migliaia di pellegrini occidentali si sono recati in India cercando la luce e centinaia sono scomparsi. Fin troppo rapi­damente sono stati distrutti proprio dalla follia e dalla perversità dei guru che hanno venerato e a cui avevano chiesto la salvezza.

2. I guru

Karyl Matrisciana, giornalista, una delle maggiori autorità inglesi in fatto di movimenti religiosi, circa i guru dice: "E’ veramente triste vedere la devozione di questa gente verso un semplice essere umano, che si con­sidera dio e la loro adesione alle sue regole spirituali, come il portare con­tinuamente la sua immagine al collo, vestire di rosso o sostituire i loro nomi con nomi indiani.

In India, alla festa dell'Acquario, 20 milioni di indù si riuniscono per assistere ad una lunga processione di centinaia di questi guru, di questi uomini autoproclamatisi dèi. Perfino la polvere sotto i loro piedi è di aiuto ai discepoli in cerca di salvezza. I più devoti dei loro discepoli si coprono i corpi con la cenere e la polvere delle cremazioni (= dei cadaveri brucia­ti) e si impastano i capelli con sterco di mucca. Alcuni sono armati e sotto l'effetto di potenti miscele di droga. Hanno rinnegato tutto: la famiglia, le proprietà, anche la loro mente. Possono impazzire letteralmente di devo­zione per il loro guru. Per il fedele indù il guru è il suo signore, il suo mae­stro, ed è perfino superiore a Dio!

K. Matrisciana dice: "Ho parlato di persona con moltissimi guru e l'a­spetto più triste è che all'interno del loro sistema di fede devono essere privi di emozioni e di compassione. E la loro crudeltà e disumanità viene interpretata come spiritualità e scusata in quanto sacra!

Un ex guru afferma: "Mi interessavano davvero l'adorazione, il rispet­to, i doni che mi portavano. Ma non mi interessavo di certo ai loro proble­mi, difficoltà e dolori". I seguaci di un guru credono che egli ricambi que­sto incredibile amore che essi provano per lui. Ma in realtà egli si ciba delle loro emozioni per rafforzare il proprio egoismo. I seguaci di Jim Jones, capo del Tempio del Popolo, erano convinti che il loro rapporto si basasse sull'amore. Quasi mille suoi devoti discepoli si sono suicidati per suo ordi­ne. Era il loro estremo dono, tutte vite spezzate da un uomo che asseriva di essere Dio, la reincarnazione di Gesù Cristo!

Il guru SAI BABA'S è uno degli uomini più potenti dell'India, con milioni di discepoli indiani e con un seguito di discepoli occidentali che sta aumentando. Egli dice di sé: "Sono Dio! Il mio potere è divino e non ha limiti. Non vi è forza naturale o soprannaturale che possa fermare me o la mia missione". Don Gabriele Amorth, il noto esorcista di Roma, giusta­mente ha definito Sai Baba's "il figlio prediletto di Lucifero".

Oggi centinaia di questi uomini, che si professano dio, invadono l'Occidente. E non c'è forse ragione di allarmarsi? Dobbiamo continua­mente dare il benvenuto a questi dèi della New Age?

3. I guru e la famiglia

I guru si rivolgono all'Occidente per due ragioni: per prima cosa natu­ralmente vogliono convertire le persone perché diventino seguaci della loro religione. In secondo luogo questi guru hanno da offrire una comunità familiare a cui appartenere, cosa che queste persone non hanno. Migliaia di persone alla ricerca di sicurezza, provenienti per lo più da famiglie disfatte o instabili, sono già emotivamente fragili e cadono vittime dei guru. Il dottor Guinness, studioso di Oxford, autore del libro "Polvere di morte", scrive: "Nel mondo moderno, uno dei desideri più profondi è quel­lo di recuperare un senso di appartenenza, un significato per la propria vita che la gente non ha trovato in Occidente. Rifiutando l'Occidente, si getta fra le braccia dell'Oriente senza guardarlo in faccia".

Ed Senessy, ex membro del movimento Hare Krisnha, afferma: "L'atteggiamento del movimento Hare Krisnha verso la famiglia è molto negativo. La famiglia è vista, più o meno, come un male necessario. Il guru Rajneesh dice che la famiglia, il matrimonio e tutti i tradizionali legami familiari sono marci. Il solo rapporto che conta è quello fra il suo discepo­lo e lui. Katy, seguace del guru Maharishj, ex insegnante di meditazione trascendentale, dice: "Pensavo che la meditazione trascendentale raffor­zasse la mia famiglia, ma in realtà la stava distruggendo, perché io volge­vo tutta la mia attenzione a me stessa. E se siete legati a vostro marito e ai vostri figli, nella misura in cui vi dedicate a loro siete meno dèditi all'or­ganizzazione". K. Matrisciana dice chiaro e tondo: "L'aspetto più diaboli­co è che questo si spaccia per spiritualità. Per raggiungere la spiritualità, alcune scuole di pensiero guru incoraggiano il celibato tra coppie sposate, mentre in altre scuole guru si pratica la perversione sessuale, non solo fra gli stessi guru, ma fra i loro discepoli, bambini compresi. Si trovano con­traddizioni anche verso le donne, considerate inferiori agli uomini e tratta­te come se fossero meno che umane".

Il dottor J. Hagard, professore all'Università di Aarus in Danimarca, esperto in Induismo, afferma: "Secondo la dottrina indù non c'è salvezza per le donne. Se le donne vogliono salvarsi, esse devono acquistare meriti servendo gli uomini in questa vita, per poter rinascere come maschi nella vita successiva! Io stesso ho parlato dell'argomento con un gruppo di missionarie Hare Krisnha ed esse hanno affermato, senza la minima ironia, che il maschio più stupido è sempre più intelligente della più intelligente delle donne".

K. Matrisciana dice: "Nelle comunità religiose in India, chiamate ash­ram, non c'è assolutamente posto per i bambini. E qui in Occidente di soli­to i guru non vogliono il peso e le responsabilità dei bambini, perché distolgono i genitori dalla devozione a lui. Il risultato più triste dell'inva­sione dei guru in Occidente è il danno che essa reca ai bambini. Abbandonati dai genitori che seguono il guru, diventano proprietà della comunità, perdono individualità e identità, sono alienati dalla società". F. Haak, il maggiore esperto tedesco in nuovi movimenti religiosi, conferma: "I bambini allevati all'interno di una sètta sono educati solo ad eseguire gli ordini dei loro capi. Non provano mai la libertà, né una vita responsabile dove possono fare scelte proprie e seguire la propria volontà".

4. Le scandalose ricchezze dei guru

Secondo il Gita, uno dei testi più importanti dell'Induismo, il discepo­lo non deve solo adorare il guru come dio, ma deve anche consegnargli se stesso e le sue proprietà! La maggior parte dei guru sono super ricchi. I guru sono più interessati a discepoli europei che indiani, soprattutto per­ché dai bianchi prendono più denaro. Il guru Maharishj aveva proprietà ter­riere in tutto il mondo: alberghi in Svizzera, campus universitari e accade­mie in USA. Si faceva servire su piatti d'argento 6 volte al giorno e anda­va in giro su una mercedes. Egli affermava: "Quando il denaro viene a me è trascendente". Questa affermazione dovrebbe far riflettere molto tanti ingenui!

Centinaia di guru sono diventati incredibilmente ricchi in Occidente, grazie a donazioni ed alla produzione di ogni tipo di souvenir, celebranti questi uomini autoproclamatisi dèi. Hanno acquistato proprietà estese, hanno guardie del corpo armate e si concedono lussi sfacciati, dagli alber­ghi più alla moda alla loro flotta di aerei, elicotteri, rolls-royce.

K. Matrisciana: "L'ipocrisia dei guru è diabolica! Criticano il materia­lismo ed il mercantilismo dell'Occidente e convincono i loro seguaci che la rinuncia ai beni materiali li farà salire nella scala spirituale. Questi dèi della New Age ridono (e ne hanno ben ragione!) per tutto il tragitto che li porta alla banca dove vanno a depositare il denaro offerto in dono dai loro seguaci. Conosco gruppi coinvolti nel traffico di droga, nel contrabbando, nella prostituzione e nella compravendita di armi. Il tutto per procurare denaro al proprio guru"!

5. L'Induismo e la morale

L'Induismo insegna ad uccidere la voce della coscienza che dentro di noi dice: "Ciò è sbagliato!". Esso insegna che non esiste il peccato. Lo si vede dal modo in cui il guru ed i suoi discepoli giustificano l'assassinio, la violenza, il furto, la corruzione, compiuti in nome di una illusione celeste. La gente subisce così un cambiamento nel proprio sistema di valori e si ritrova confusa riguardo a ciò che è giusto o sbagliato.

Tutta la filosofia dell'Induismo è molto relativa. Non ci sono leggi morali assolute in base al quale agire ed in base alle quali stabilire ciò che è bene o ciò che invece è male. La percezione del bene e del male cambia a seconda del livello di coscienza. Ci si può trovare così completamente in balìa di queste persone. Si perde la capacità di prendere decisioni di qua­lunque tipo. Vi è richiesta obbedienza assoluta e adorazione ai guru, per­ché essi sono divini e voi dovete seguire ciecamente questi dèi. Non vi si chiede di usare il cervello e di porre domande". Ecco una sconcertante testimonianza: "Ho scoperto con sgomento quanto la gente sia pronta a sottomettersi. Tante persone al mondo sentono di doversi gettare e credere, rinunciando alla propria autonomia".

Per l'Induismo il mondo è illusione e lo scopo è staccarsi. Quindi non si ha molta considerazione per l'attività sociale, la compassione, il deside­rio di giustizia sociale. Al contrario, se ci si impegna in cose simili, molto spesso non si fa altro che manipolare il karma di una persona. Credono che quando una persona soffre, questo le sia dovuto secondo la legge del karma ( = le azioni di un uomo generano la sua condizione futura con ferreo deter­minismo), poichè ha compiuto qualcosa di molto malvagio in questa vita o in una precedente. Per questo c'è poca compassione.

La vita è sofferenza, quindi non si può sfuggire alla sofferenza. Alleviare la sofferenza del prossimo è una cosa assolutamente incompren­sibile per un indù. Uno di loro disse a dei missionari che aiutavano dei sof­ferenti: "Perché lo fate? Le persone che soffrono si trovano in questa con­dizione perché hanno fatto qualcosa di male nella loro vita passata. Quindi qualunque cosa facciate per loro, anche se abbreviate la loro sofferenza in questa vita, torneranno nella prossima vita nella stessa condizione o addi­rittura in una peggiore. Dunque perché sprecate tempo?". Per l'Induismo quindi, tutti gli eroismi praticati per confortare gli orfani, gli infermi, i leb­brosi, gli handicappati sono inutili, anzi illeciti! Conseguenza molto confortante, questa, di una dottrina che pretende di essere spirituale e confortatrice dei dolori umani! Contro una tale mostruosità risuonano le divine parole di Gesù Cristo: "Quello che avete fatto a loro, lo avete fatto a Me!" (Matteo 25, 40)

6. Le assurdità della "meditazione trascendentale"

K. Matrisciana dice: "Tentano di sfuggire alla sofferenza soffocando le emozioni e la compassione con la meditazione! Maharishj, guru di medi­tazione trascendentale, disse una volta che una persona affamata può diventare una persona affamata, ma felice praticando la meditazione tra­scendentale!". Anziché dire simili idiozie, avrebbe fatto meglio il ricchis­simo guru Maharishj a dare almeno una parte delle sue immense ricchezze per sfamare tanti infelici dell'India!

Ben altra risposta, a parole e soprattutto con i fatti, ha dato Madre Teresa di Calcutta ad un giornalista che le chiese; "Cosa fate per prima cosa a queste persone?". Lei rispose: "Per prima cosa facciamo loro cono­scere l'amore umano, che qualcuno veramente le ama e si occupa di loro, anche se queste persone spesso hanno solo poche ore di vita". "E perché non gli parlate subito di Dio!' ha domandato meravigliato il giornalista. E Madre Teresa, col suo indimenticabile sorriso, ha risposto: "Perché non si può parlare di Dio ad uno che sta morendo di fame!". E anzichè farsi servire 6 volte al giorno, su piatti d'argento, come il guru Maharishj, ha servito lei e per tutta la vita i poveri ed i lebbrosi dell'India. E per conti­nuare la sua opera a servizio di questi infelici ha fondato le Suore della Carità che operano dovunque c'è la miseria umana. Ecco la differenza fra un guru ed una missionaria cristiana!

Le attività umanitarie sono ancora estranee all'Induismo per principio. Quando se ne trovano è per influsso diretto dei missionari cristiani. Basti confrontare anche aneddoti appartenenti alla tradizione orientale col Vangelo. Eccone uno: un indù aveva perso tutti e cinque i suoi figli e poi la moglie. E ogni volta che uno di loro moriva si recava dal maestro zen e diceva: "Ora come posso sopportare questo?". Ed il maestro diceva: "Ricorda sempre che il mondo è rugiada (cioè apparenza); il sole sorge e la rugiada scompare. Non ti turbare, non farti coinvolgere dal dolore e dal lutto".

"Il mondo è rugiada!", questa è la loro logica. Eppure l'essere umano non è soddisfatto né appagato, perché vuole una risposta più esauriente (ed umana) di questa. Confrontate questo episodio con Gesù che di fronte alla morte non era né distaccato, né impassibile, anzi era commosso e piange­va perché la morte è una cosa innaturale. Dio non aveva progettato il mondo così. Qualcosa è fuori posto. L'ottica cristiana vede il male e la morte così e li combatte. Ed è ciò che manca in Oriente.

7. La reincarnazione e lo yoga

Tutti i guru insegnano la reincarnazione, una dottrina fondamentale per l'Induismo. Ghandi stesso diceva che la reincarnazione era un fardello troppo pesante da portare. Eppure ora essa è accolta con entusiasmo in Occidente, in una forma più sfumata, come parte di un miscuglio di indui­smo e buddismo zen, mascherato con termini psicanalitici .

O si crede nella reincarnazione o nella resurrezione. Non possono esse­re entrambe vere. Ci sono quelli che credono che Gesù fosse una reincar­nazione di Krisnha o di Budda o di qualche altro saggio del passato. Ma i Vangeli negano decisamente simili sciocchezze. Essi inoltre affermano che Gesù non si è reincarnato, ma è risorto e fece vedere ai discepoli i segni della crocifissione sul suo corpo ormai glorificato.

Nel mondo occidentale la reincarnazione è diventata una specie di capriccio. In India ed in tutta l'Asia la reincarnazione non è certo un capriccio: è una forma di punizione! Il solo fine della religiosità indù infat­ti è uscire dal cerchio della rinascita, è sfuggire da questo vivere e morire senza fine. Il mezzo per uscire da questo cerchio di sofferenze è lo yoga. Lo yoga risale al dio indù Shiva, chiamato "signore dello yoga". Si trova in molti testi sacri indù ed è citato come principale mezzo per ottenere la salvezza. Fondamentalmente la parola YOGA significa "accoppiare, unire". L'obiettivo degli indù è congiungersi con Brahma. Brahma è il con­cetto indù di Dio, il Tutto, l'Assoluto.

Lo yoga nelle sue molte forme occidentali è il cuore del movimento New Age, che ha adottato le dottrine e gli obiettivi di base dell'Induismo. Tutte le forme di yoga provengono dall'India e portano all'occulto, anche se molti europei non ne sono consapevoli.

Le tecniche di yoga includono esercizi di respirazione o di posizioni prana, chiamate "azanas", l'annullamento della mente, lo sviluppo di forze psichiche, recitazioni di mantra (parole sacre) e la pratica deliberata di magia nera, nota come "tantra yoga".

8. Il vero scopo dello yoga

Molti occidentali si sono convertiti all'Induismo come conseguenza di una banale iscrizione ad un corso di yoga! Anche se ci sono molti tipi di yoga, il più diffuso in Occidente è inteso come ginnastica e viene chia­mato Hatha Yoga. Promette salute mentale e fisica, ma raramente se ne svelano le basi indù ed il vero scopo: quello di legarsi al dio indù Brahma!

J. Majperson, ex insegnante di yoga, racconta le sue esperienze dell'oc­culto nella sua autobiografia: "Nel mantra yoga si ripete continuamente una parola, una frase o un nome di un dèmone. Ci viene sempre detto che è un suono senza significato e non ha nulla a che vedere con le divinità indù. Ma ogni volta che si invoca il dio indù, ripetendo quel mantra ( = parola sacra ), tale dio indù (che poi in realtà è un demonio!) diventa sem­pre più forte dentro di noi!".

Nel mantra yoga il canto da recitare si compone di 108 mantra e si canta 16 volte al giorno. Ci vogliono due ore al giorno, ed è il minimo che il guru chiede. Spesso se ne parla come di una tecnica di ipnosi o di lavaggio del cervello, perché ogni volta che si ha un problema, ci si ritira nella (falsa) sicurezza del canto, invece di analizzare a fondo il problema. La tanto pub­blicizzata visita dei BEATLES alla comunità del guru Maharishj in India negli anni `60, persuase le migliaia dei loro fans che il cosiddetto yoga scientifico era un mezzo ancora più efficace delle droghe, per raggiungere la piena coscienza.

L'attività di Maharishj è la commercializzazione del suo tipo di yoga che è inteso a sviluppare poteri psichici come la levitazione. Questi corsi, come molti programmi dei guru, costano migliaia di dollari. Rob che vi ha partecipato dice: "In queste sedute l'ambiente è molto strano. La gente parla lingue strane, grida; è come un manicomio, è roba da pazzi!".

Rajneesh è uno dei guru indiani più controversi, soprattutto per aver imposto pratiche sessuali scandalose come prerequisiti per la salvezza. Il suo tipo di yoga, chiamato "meditazione dinamica" è una combinazione new age di Induismo e psicoterapie. Questa ginnastica, che include una rigorosa respirazione in iperventilazione, è finalizzata a ridestare la forza del serpente nella persona (finalmente, si è scoperto chi sotto sotto è pre­sente!), forza del serpente detta kundalini, che secondo il guru è avvolta alla base della spina dorsale.

Dice una seguace: 'Faccio meditazione dinamica ogni giorno; la chia­miamo anche meditazione kundalini. Comincia con una respirazione catar­tica ( = di purificazione) allo scopo di smuovere la tua energia e farti usci­re dalla testa, per entrare nel corpo ed invitarti a respirare. Penso che la condizione che più gli assomiglia è l'incoscienza ( e non c'è di che preoc­cuparsi? ). Arrivi ad un punto in cui la mente lascia davvero il corpo. Il tuo corpo salta su e giù e la tua voce urla dalle viscere, ma non sei tu che lo stai facendo ( e chi è ?). Tu sei diventato tutt'uno con questa energia tota­le. La mia mente si ferma ed io mi sento uno con l'Universo".

La nota esperta in Induismo K. Matrisciana coscienziosamente ci avver­te: "Sono stati pubblicati brillanti servizi giornalistici che dànno credibilità ai guru ed alle loro tecniche pseudo-psicologiche, ma trascurano di citare le migliaia di casi di collassi mentali e nervosi, di follia, di suicidi, per­cosse, omicidi che si verificano nei centri dei guru in tutto il mondo. È allarmante rendersi conto che queste pericolose tecniche di illuminazione sono incluse in psicoterapie, in corsi "fai-da-te". E sono perfino accettate nelle Chiese, nei seminari delle principali correnti cattoliche e protestanti".

 

GLI INTRIGHI

9. Il Tantra yoga

Uno degli yoga la cui pratica è oggi maggiormente diffusa in Occidente è il Tantra, proposto seducentemente quale mezzo esotico per accrescere le proprie esperienze sessuali. Come tutti gli yoga serve a indurre la posses­sione da parte degli spiriti indù in chi lo pratica, così da spezzare la cate­na delle reincarnazioni. Nel Tantra gli adepti avanzati si dànno a compor­tamenti degenerati, dal sacrificio umano alle perversioni sessuali, passan­do dalla stregoneria.

J. Michaelsen, ex maestra di yoga, afferma: "Il Tantra yoga è l'espres­sione estrema dell'Induismo. Se si vuole si tratta della cosiddetta magia nera e magia bianca, grazie alle quali viene sviluppato lo shakti, l'energia della kundalini. I poteri psichici che l'accompagnano sono alla loro mas­sima espressione. E l'individuo, a seconda delle sue preferenze personali, può incanalare questa forza verso la magia nera, il che include il diritto a meditare davanti a teste recise - in India teste umane! - il diritto di man­giare pezzi di carne e parti di cadaveri non consumate dalla cremazione! Ed altre pratiche, pratiche orribili... Oppure possono convogliarla in quel­lo che chiamano magia bianca, per cui questa forza viene usata per guari­re. Tuttavia Anton La Vey, fondatore della Chiesa di Satana negli USA, ha detto esplicitamente che credere alla magia bianca è pura illusione. Non esiste la magia bianca. La fonte di qualsiasi magia risiede nella forza psi­chica occulta e non ha niente a che vedere con Dio".

Malgrado lo yoga venga presentato in Occidente in maniera accattivan­te ed innocua, il suo pericoloso occultismo di fondo rimane sempre lo stes­so. Il suo nòcciolo è la speranza di immortalità, il suo proposito ultimo sta nel sogno di scoprire la propria divinità interiore, di "diventare Cristo", come dicono i suoi cultori. Benché essi asseriscano che lo yoga è solo fisi­co e non religioso, esso è davvero l'essenza della spiritualità induista.

In Occidente questo nuovo yoga e la mitologia indù viene proposta in maniera demitizzata, che ora conosciamo col termine New Age. Secondo il movimento New Age è iniziata l'epoca dell'uomo illuminato, l'epoca del superuomo. Dio sta perdendo importanza. L'uomo è l'unica cosa che conti. L'uomo si salva grazie al suo potere, grazie allo sviluppo delle facoltà mentali. Dice un'ex seguace: "Guardandomi indietro, ciò che ora mi sem­bra spaventoso è che stavo sperimentando di essere Dio, e in quanto Dio, potevo organizzare completamente e come volevo la mia vita".

10. Il grande inganno

L'americano F. Hunt, uno dei maggiori esperti della New Age, spiega che l'Induismo si basa sulle stesse idee che - come dice la Bibbia - il Serpente espose ad Eva nel paradiso terrestre. Questo studioso ci dice: "Gli yogi ( = i maestri di yoga) insegnano le stesse menzogne con le quali il Serpente nella Bibbia ingannò Eva, dicendole: Diventerete come Dio! Per gli yogi, infatti, gli esseri umani possono diventare dèi.

Che dire? Si tratta o di una incredibile coincidenza oppure di una ine­quivocabile presenza di Satana nel misticismo orientale. Nella Bibbia infatti il Serpente che ingannò Adamo ed Eva con la folle illusione che potevano diventare come Dio è il Maligno. Ebbene, la forza fondamentale dell'Induismo è simboleggiata dal serpente che l'Induismo glorifica e adora! In India Shiva è conosciuto come il dio della distruzione, si aggira nei luoghi di cremazione, indossa una collana di teschi umani ed ha ser­penti fra i capelli. Il suo potere è oggetto di venerazione. I testi indù descri­vono questo potere come "l'ardente serpente interiore", chiamato kunda­lini.

Lo yoga kundalini è il centro di tutti gli yoga. Anche le scuole di yoga che si dichiarano di essere puramente tecniche, come la scuola hata yoga, sono in fondo kundalini yoga. Esse risvegliano negli individui la kunda­lini, cioè la forza del serpente! Essi non parlano però della kundalini, parlano di energia, spiegando che ciò non significa altro che diventare più sani e più belli.

In realtà, il serpente è conosciuto come energia e forza, ed è adorato come simbolo di saggezza e di immortalità in ogni religione e cultura. Solo nella Bibbia il serpente è identificato con l'Ingannatore, il Nemico nume­ro uno di Dio e dell'uomo. Non a caso si stanno sottilmente rimuovendo dalla nostra cultura cristiana l'antico timore e la paura del serpente. Perfino nelle scuole viene insegnato ai bambini ad accettare il serpente attraverso alcune posizioni yoga, come quelle del cobra.

Secondo la dottrina yoga, risvegliando la forza del serpente nell'essere umano, incanalandola nella colonna vertebrale e facendola risalire attra­verso un certo numero di chakras (punti specifici del corpo) si entra nel divino, si diventa sovrumani, si ottengono poteri soprannaturali. In realtà le persone che si sono fatte aprire sul proprio corpo questi chakras, hanno poi dovuto ricorrere da un sacerdote esorcista, perché era proprio attraver­so queste "aperture" che il Maligno rientrava continuamente. E solo dopo parecchi e prolungati esorcismi (e invocando il Sangue divino di Gesù!) è stato possibile "chiudere" i chakras ed arrivare così alla definitiva libera­zione. Attenti, perciò, perché certe imprudenze si pagano care!

Inoltre gli esercizi di respirazione yoga sono concepiti per insegnare ad assorbire il prana, l'energia vitale del cosmo, ad incanalarla nei chakras, i canali psichici, e quindi a risvegliare la forza dello shakti (la forza della kundalini) ed ottenere così quei poteri psichici che sono una parte così inte­grante e prevalente dello yoga.

11. Altri pericoli dello yoga

Vi sono molti pericoli nelle tecniche di respirazione yoga. Perfino gli scrittori ed i sostenitori di questi esercizi yoga sono solleciti nell'avvertire che queste cose non solo scatenano disturbi emozionali e mentali che hanno portato in cliniche psichiatriche persone per il resto della loro vita; ma riconoscono anche che questi esercizi possono aprire l'anima, la mente e l'intera persona alla possessione da parte di forze demoniache! I seguaci stessi dei guru si sono visti costretti a creare una rete di emergen­za di 4500 medici e psichiatri per curare coloro che hanno avuto questi gravi problemi col misticismo orientale.

Il significato del vero yoga sta nell'eliminare gradualmente la relazione tra la propria anima ed il mondo fisico e non è permessa la presenza di pen­sieri nella mente. Molte persone non se ne rendono conto, ma è estrema­mente pericoloso entrare in uno stato di meditazione nel quale la mente viene praticamente svuotata; ciò che in ultima analisi è lo scopo della meditazione yoga. Non è poi vero che lo yoga insegna a respirare nel miglior modo possibile. Lo yoga insegna a ridurre la respirazione al mini­mo, per arrivare a fermarla. Si devono anche fermare tutti i movimenti del corpo, tutti i movimenti dei muscoli e dei nervi, e ridurre il corpo a com­pleta immobilità. È certo che si possono praticare alcuni degli esercizi di hata yoga come una specie di ginnastica, ma fondamentalmente non si tratta di una ginnastica.

Ex praticanti di yoga affermano:

"Credevo di rinforzarmi, ma ciò che stavo veramente facendo era quel­lo di entrare in uno stato alterato di coscienza, una forma di autoipno­si, che indebolisce molto la mente ed il corpo. E proprio a causa di que­sta debolezza, io avevo paura di smettere";

"Il pericolo maggiore che riscontrai nella pratica della meditazione tra­scendentale è la dipendenza dalle tecniche stesse. È come una droga. Un tossicodipendente non vuole smettere con la droga, perché l'esperienza è piacevole, sente che non potrebbe vivere senza di essa";

" In effetti si tratta di una specie di chiusura psicotica, un timore del con­tatto col mondo esterno; uno si crea un proprio mondo interiore, total­mente diverso".

"Avevo paura di perdere le mie certezze e la mia energia. Ma sapevo così poco! Quando smisi, ritornai in possesso di tutte quelle cose che non avevo mai avuto quando meditavo".

12. La diffusione dell'Induismo

Nel 1966, durante una conferenza dell'Induismo, dei capi guru elabo­rarono una strategia per convertire il mondo alla loro religione. I guru ven­nero scelti come primi crociati e le decine di milioni di persone che hanno convertito sono ora i primi induisti occidentali.

Nel 1979, alla conferenza mondiale dell'Induismo, un portavoce dichiarò: "La nostra missione in Occidente è stata coronata da un fanta­stico successo!". L'Induismo sta diventando la religione dominante del mondo e, secondo i guru, la fine del Cristianesimo si sta avvicinando. Nel 1981, in India, alla conferenza sulla meditazione trascendentale, il portavoce affermò che la missione della meditazione trascendentale è di con­trapporsi al dilagante dèmone del Cristianesimo!".

Perciò l'Induismo è per sua natura anticristiano. Non vuol dire sola­mente che agli Indù non piace il Cristianesimo, ma che l'intera visione del mondo e dell'uomo dell'Induismo è completamente opposta a quella del Cristianesimo. Questa religione, che di fatto si propone di distruggere la religione di Cristo, è abbracciata da milioni di persone. Anche in seno alle Chiese cristiane oggi molti soccombono con ingenuità alla propaganda spi­rituale indù e diventano, inconsapevolmente, discepoli degli dèi della New Age.

Dietro l'odierna, aggressiva campagna per la dominazione indù del mondo, vi è l'organizzazione segreta chiamata Visnhu Indu Parishad, cioè l'organizzazione missionaria mondiale dell'Induismo. La sua rivista uffi­ciale afferma molto chiaramente che gli insegnanti di yoga delle varie parti del mondo sono i missionari di punta dell'Induismo. Ovviamente essi non lo sanno, ma è così che vengono considerati dalle persone che dirigono l'organizzazione centrale. Gli stessi insegnanti vengono ingannati, subi­scono il lavaggio del cervello e non vedono quanto avviene realmente.

Mentre era discepola di un guru, P Majak fu per dieci anni insegnante di yoga. Egli dice: "Gli insegnanti di yoga sono dei ciechi alla guida di altri ciechi. Loro stessi non si rendono conto di ciò che fanno; non hanno idea di ciò che insegnano. Negli USA ed in altri stati si ricorre a questo per giungere all'anima di studenti e di gente innocente che ritiene di eseguire solo esercizi fisici".

Ecco due altre testimonianze significative:

- "Guardandomi indietro, mi accorsi che si trattava di una subdola infil­trazione nelle mie idee e credenze. Modificò totalmente la mia visione del mondo; non mi diede alcun modello morale, in base al quale orien­tare la mia vita";

- "Stavo diventando un indù! Fu un grande imbroglio".

Il piano del Visnha Indu Parishad per convertire il mondo all'Induismo ha creato una serie di reti mondiali nella New Age con decine di milioni di adepti, tutti attivi nella creazione di un unico governo mondiale.

13. Lo yoga: solo tecnica antistress?

Questo modo di proporre lo yoga condiziona sistematicamente la men­talità occidentale ad accettare una visione neopagana del mondo.

Combinata al pensiero della New Age, pretende di offrire maggiore inte­grità, altruismo e libertà, e afferma di essere proprio l'alternativa alla visio­ne ristretta del Cristianesimo! Lo yoga è veramente entrato a far parte della nostra società. Viene proposto dovunque quale tecnica di rilassamento per eliminare lo stress e diventare più rilassati, più in forma, più belli. L'egocentrico mondo del fascino pubblicizza la meditazione yoga e le tec­niche di visualizzazione per avere un corpo, una mente, uno spirito più sani e belli.

La spiritualità è di moda, ma in un senso antibiblico. Anche il rilassa­mento è diventato una ricerca spirituale attraverso messaggi olistici (= cioè per una guarigione di spirito, corpo e mente) ed altre tecniche new age. La maggior parte delle duemila associazioni cristiane dei giovani d'America YMCA offrono lezioni di yoga e quasi due terzi delle Università e dei Colleges includono nei loro programmi nozioni yoga.

Fanno riflettere alcune testimonianze:

"Molti miei conoscenti praticano lo yoga. Dicono di farlo per i suoi effetti benèfici sul fisico. Eppure qualsiasi indù saprebbe dire che non esiste alcuna forma di yoga esclusivamente fisica";

"Una delle prime cose che ho imparato alle lezioni di formazione per gli insegnanti è di parlare agli studenti della filosofia che è alla base dello yoga. Questo era importante quanto gli stessi esercizi".

"Il rilassamento al termine della lezione di yoga è una vera ipnosi, durante la quale ogni parte del corpo è rilassata. Perciò mentre si trova­vano in questo stato, io leggevo ai miei alunni cose sulla filosofia indù oppure brani di libri del mio guru, cosicché essi ne venivano a cono­scenza, che lo volessero o no".

Gli esercizi yoga non sono stati concepiti per la forma fisica, ma per riattivare la forza del serpente all'interno del corpo umano, per raggiun­gere il "divino", che lo yoga chiama Brahma. Perciò chiunque sia interes­sato alla forma fisica dovrebbe fare esercizi apposta per quello e non fare yoga. Molti ospedali, negli USA ed in altri paesi, hanno organizzato lezio­ni di yoga e di meditazione trascendentale per ottenere una diminuzione dello stress tra pazienti, medici ed infermiere. In tal modo coinvolgono inconsapevolmente i loro pazienti ed il loro personale in pericolose prati­che indù.

14. Il vegetarianismo

Oltre a promuovere lo yoga, riviste di fitness e di salute appoggiano varie scuole vegetariane, una pratica essenziale dell'Induismo. L'esempio estremo è la macrobiotica che cerca di influenzare la spiritualità attraver­so una dieta. Il guru Maharishj disse che il vegetarianismo è la più alta forma di dieta. Una sua seguace afferma: "È qualcosa di essenziale per vivere esperienze profonde di meditazione, in quanto le vibrazioni nei pro­dotti animali, per loro natura, tendono a trascinare lo spirito ai livelli più bassi".

Quanto poco seria sia una tale affermazione e quali basi scientifiche abbiano simili sciocche affermazioni ognuno lo può facilmente immagina­re da sé. Inoltre l'Induismo accoglie anche la teoria della metempsicosi o trasmigrazione delle anime, secondo la quale, dopo la morte di un indivi­duo, la sua anima si reincarnerebbe nel corpo di un altro essere umano o in un animale! Per questo la religione induista vieta ai suoi seguaci di man­giare la carne di qualsiasi animale, a causa della credenza nella metempsi­cosi. Infatti si pensa che, mangiando la carne, si possa assumere anche l'a­nima che si è reincarnata nell'animale!

Al di là di queste barzellette che, purtroppo condannano tanta povera gente alla fame, c'è di più. Dice giustamente un'ex seguace: " Trovo assur­do che tanta gente in India ed esperti di yoga in Occidente ritengano che il consumo di carne abbassi il loro livello di vibrazione e non trovino niente di strano nel bere la propria urina o, peggio, urina di mucca che i più saggi uomini dell'India reputano possedere speciali qualità redentive".

Dio non ha ordinato il vegetarianismo. Gesù non era vegetariano. Sfamò le folle moltiplicando i pani ed i pesci più volte. Lui stesso mangiò pesce e l'agnello pasquale. La Bibbia non condannerebbe il vegetariani­smo in relazione alla salute; lo condannerebbe come mezzo per ottenere l'illuminazione spirituale. Negli USA i negozi di prodotti dietetici sono gli avamposti di reclutamento delle organizzazioni dei guru e sono fra i mag­giori distributori di letteratura new age.

15. Ipnosi, agopuntura, bio feed back

La medicina olistica new age include tecniche e terapie, la maggior parte delle quali comportano l'alterazione della coscienza o ipnosi. Da sempre componente dell'occultismo, l'ipnosi è diventata il principale ponte fra l'Induismo e scienza moderna. L'ipnosi provoca gli stessi stati di coscienza che si ottengono con le droghe e con lo yoga. Accettata in medi­cina e in psichiatria, l'ipnosi è alla base dei corsi sul miglioramento di sé e sull'attitudine mentale positiva e centinaia di psicologi cristiani, male informati, usano l'ipnosi giornalmente durante le loro sedute.

Oggigiorno perfino in seno alla Chiesa, la fede in Dio è sostituita dalla fede nella propria fede, nel proprio pensiero positivo, dall'idea che in qual­che modo, se si riesce a credere che qualcosa può accadere, accade vera­mente. Questa è una contraffazione della vera fede.

Molti ritengono che l'ipnosi sia una cosa buona se praticata da terapisti qualificati. In un certo senso il fatto che la usino le persone giuste la fa apparire scientifica e non occulta. Così i cristiani ne fanno ingenuamente uso. In linea con i miti freudiani, gli psichiatri usano l'ipnosi per far regre­dire i loro pazienti all'infanzia ed alla vita intrauterina e far rivivere i trau­mi della loro nascita, malgrado il dato scientifico che il cervello prenatale, natale ed immediatamente postnatale non sia sufficientemente sviluppato per inglobare ricordi. Oltretutto li riporta a vite precedenti! E se ne esco­no con ricordi di vite vissute su questa terra. Naturalmente i ricordi non provengono dal cervello, ma da una fonte ingannevole.

Nel campo della medicina si stanno abbracciando varie credenze new age che dalle controverse basi scientifiche, quali l'agopuntura, che sostie­ne di influenzare la forza della kundalini con degli aghi, ed il bio-feed back che fa uso di apparecchi di controllo per allenare le persone a con­trollare funzioni abitualmente involontarie, come la pressione sanguigna. La documentazione della clinica Menninger sul bio-feed back lo definisce yoga dell'Occidente. Esso provoca lo stesso stato di coscienza e gli stessi risultati dello yoga. Questo yoga elettronico è stato reintrodotto dagli psi­cologi dello sport perfino nelle Olimpiadi.

Uomini d'affari praticano yoga perché vogliono rilassarsi e vogliono allenare le loro capacità di concentrazione. Uno di questi corsi, un misto di psicologia umanistica e di misticismo orientale, chiamato "Pensiero New Age per lo sviluppo del proprio massimo potenziale" ha cambiato migliaia di vite di clienti prestigiosi, quali la CIA, la NASA, General Motors, IBM, Banca d'America, Polizia e Vigili del Fuoco.

Il Movimento sul potenziale umano con la sua enfasi sul "sé", "stima di sé", "amore per sé", "immagine positiva di sé", non è che la versione occi­dentalizzata della realizzazione del "sé" degli yogy, il concetto dei guru del "divino dentro di sè", che cioè tutti siamo Dio! Loryn Tander, lo stregone degli indiani Shoshones, ha detto: "Di fatto gli scienziati scopriranno ciò che i selvaggi hanno sempre saputo; questo è esattamente quello che sta accadendo con l'invasione del misticismo orientale in Occidente".

16. Inganni e disonestà

In questi ultimi anni, molti scienziati di punta hanno abbracciato il misticismo orientale. Molte cose provenienti dall'Oriente vengono presen­tate in modo seducente, evitando di insistere sull'aspetto religioso. Non insistono sull'aspetto spirituale, ma su quello scientifico, sulla forma fisi­ca. Ecco perché hanno la spudoratezza di dire: "Lo yoga che insegniamo non ha niente a che vedere con la religione. È un metodo scientifico nel senso che si fa qualcosa e si ottengono dei risultati".

Il guru Maharishj scoprì che negli USA la gente non avrebbe comprato l'offerta religiosa, così offrì quella scientifica, perché così la gente l'a­vrebbe acquistata più volentieri. Una ex insegnante yoga riconosce: "Anche come insegnanti ci veniva detto che durante la cerimonia ci inchi­navamo davanti agli dèi indù, ma non avevamo l'impressione di insegnare una religione". La cosa è estremamente ingannevole e disonesta. Quando la gente è iniziata, ad esempio, quello che le viene insegnato è il puja, le frasi ed i riti-base del culto indù. Naturalmente non si rendono conto di cosa vogliono dire le parole. Ma se essi comprendessero il sànscrito (=lin­gua indù) si accorgerebbero che in pratica si tratta di religione.

È scandaloso che nelle scuole pubbliche degli USA, dove la preghiera cristiana è stata proibita, invece lo yoga e la meditazione orientale, che non sono altro che forme di preghiere indù, sono non solamente permesse, ma attivamente incoraggiate.

In diverse scuole occidentali, durante le ore di educazione fisica, dopo aver introdotto gli aspetti corporali dello yoga, l'insegnante fa salmodiare ai ragazzi parole come OM, RAMA, KRISNHA che sono nomi di dèi indù. Uno di questi insegnanti spudoratamente afferma: "A scuola impariamo che lo yoga può veramente aiutare i ragazzi a ridurre la tensione e a con­centrarsi". In realtà si insegna ai bambini ad abbandonare il senso criti­co e a concentrarsi sulle proprie doti ed esperienze intuitive. Dicono loro, dopo averli fatti mettere sdraiati con le spalle a terra e ad occhi chiusi: "Ora rilassatevi al massimo. Immaginate di trovarvi su una nuvoletta molto sof­fice. Quando vi sentite veramente rilassati e a vostro agio, guardate il cielo azzurro nella vostra mente".

17. I film ed i giochi

Molti famosi film, come "Incontri ravvicinati', "Poltergeist", "ET", "Il ritorno dello Yedy", "Guerre stellari" sono basati sull'Induismo. Ad esempio nella FORZA c'è un lato oscuro ed uno chiaro: si tratta della magia bianca e della magia nera.

Nel film "L'impero colpisce ancora", Yoda è uno yogy. Fa compiere a Lue varie contorsioni per sviluppare il potere della mente, così da far usci­re la sua nave spaziale dalla palude. Luc non ci riesce e Yoda gli dice: "Tutto sta nella mente. Se ci credi, accade!". E quando Luc affronta Daharth, Yoda gli dice: "Non prendere la tua spada. Tutto ciò di cui hai bisogno è dentro di te". Questo è il concetto indù della divinità insita nel­l'uomo! E quando Luc taglia la testa di Daharth e questa rotola al suolo e lui apre la visiera e vede la sua propria testa, quella è la rappresentazione più evidente di misticismo orientale! I BEATLES hanno cantato: "Io sono te e tu sei me; e lui è lei e tutto è Uno!".

Stiamo crescendo un' intera generazione di bambini sotto il bombarda­mento di cartoni animati, di programmi televisivi, di giochi, di film che dicono loro che l'occultismo e la filosofia orientale sono cose meraviglio­se, di cui non bisogna aver paura. Non sono qualcosa di brutto e spaven­toso, ma qualcosa di bello. Si cerca di presentare loro, in modo accattivan­te, orribili creature-rettili, dagli incredibili poteri psichici, che portano questi bambini ad accettare cose che sono pericolose più di quanto si possa immaginare.

Il gioco DANGEONS AND DRAGONS, per esempio, esige che i bam­bini partecipanti uccidano, violentino, torturino o che commettano altri crimini con l'ausilio di poteri occulti! Ci si chiede che gente è mai questa che vuole pervertire i bambini, dando loro il gusto del male e della violen­za! In almeno uno di questi famosi giochi vengono invocati dèi indù, come Khalì; vengono utilizzate tecniche religiose indù, comprese ripetute sal­modie e formule magiche per uccidere i nemici. Negli USA questi giochi vengono adoperati nei programmi per bambini dotati. La maggioranza delle scuole sovvenzionate dallo Stato li includono nei loro programmi. Quanti genitori cristiani sanno queste cose?

18. I guru e la Bibbia

I guru orientali e gli occultisti di ogni genere hanno preso i termini della Bibbia e vi hanno dato un nuovo significato, secondo la loro religio­ne. Ad esempio, Dio non è il Creatore, una Persona, uno Spirito col quale entriamo in relazione attraverso suo Figlio Gesù Cristo, ma è una forza impersonale! Gesù non è il Figlio di Dio, non è "la via, la verità e la vita", ma un "avatar", un indicatore del cammino, uguale a tanti altri avatar. Ma Gesù ci avvisò dicendo che negli ultimi tempi sarebbero comparsi molti falsi Cristi e falsi profeti che avrebbero ingannato molti.

Tra questi, i primi sono i guru orientali. Sono due le cose che essi hanno fatto: hanno diffuso in Occidente parole di chiara derivazione indù, come energia, vibrazioni, etc. Poi hanno preso parole ed idee della Bibbia e dagli insegnamenti di Gesù e le hanno distorte per far credere a tanti ignoranti cristiani che molte cose di cui parlava Gesù, sono cose di cui parlano anche loro. In realtà non è affatto così. Ecco tre esempi di questo inganno:

"Nella Bibbia è detto: Siate perfetti come lo è il Padre che è nei cieli. E noi siamo fondamentalmente come Lui" (Come si fa a dire ciò se per essi Dio non è una Persona, ma una forza impersonale?).

"Se sulla terra sei un uomo perfetto, allora puoi salire al cielo e diventa­re divino" (Ciò è possibile solo per mezzo di Gesù Cristo che ha detto: "Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno va al Padre se non per mezzo di me ").

"Ogni essere umano è per natura pacifico, naturalmente buono e puro. La malvagità è uno stato innaturale. Perciò nella meditazione ci concen­triamo sull'Essere originario, puro e divino che è la nostra vera condi­zione" (L'idea dell'uomo che nasce buono, distrugge il peccato Originale e la necessità della salvezza portataci da Gesù. Senza la tre­menda realtà del peccato delle origini, perché mai Gesù si sarebbe incarnato e morto sulla croce per noi? Come si vede solo questa assur­da idea distrugge tutto il Cristianesimo!).

Inoltre se gli esseri umani nascono buoni e puri, allora perché mentono, rubano, uccidono, fanno guerre? Tutto il buono che è in noi non è suffi­ciente per impedirci di compiere il male. Perciò cercare la salvezza in se stessi, è ricercarla alla fonte sbagliata. Il semplice buon senso ce lo fa capire chiaramente. Infatti quale uomo può salvarci dalla malattia, dalla vecchiaia e dalla morte? Come possono i guru salvare gli altri da questi mali, se essi stessi sono ormai polvere nelle loro tombe e la morte ha can­tato vittoria su di loro? Gesù, invece, ha risuscitato gli altri ed è risorto lui stesso dalla morte. Ed ha promesso l'immortalità, la vita eterna e la resur­rezione del corpo a tutti coloro che lo avrebbero accettato come il loro Dio ed il loro Salvatore.

19. Quale illuminazione?

Si resta sbigottiti nel vedere tanti cristiani che vanno a cercare la luce, la cosiddetta "illuminazione" o conoscenza presso questi falsi profeti, quando da secoli Gesù nel Vangelo ci ha detto: "Io sono la luce del mondo; chi segue me non cammina nelle tenebre, ma avrà la luce della vita" (Gv 8, 12). Ed ancora: "Uno solo è il vostro Maestro: il Cristo" (Mt 23, 10).

Va ricordato a questi ingenui (e, purtroppo, ignoranti) cristiani: "Badate che nessuno vi inganni con la sua filosofia e con vuoti raggiri ispirati alla tradizione umana, secondo gli elementi del mondo e non secondo Cristo" (Colossesi 2,6-8). Invece il cristiano ben radicato in Gesù e che non è una canna sbattuta dal vento delle mode, sa bene che la luce, la cosiddetta "illu­minazione" o conoscenza (che promettono sempre i falsi profeti di turno), lui l'ha già ricevuta nel battesimo. Il battesimo viene chiamato anche illu­minazione, perché Gesù "ci strappa dalle tenebre" (Col 1, 12). Infatti noi siamo lavati da tutti i nostri peccati, grazie al Sangue di Gesù ed alla poten­za dello Spirito Santo per opera dell'acqua battesimale.

È questa la grazia dell'illuminazione: non siamo più quelli che eravamo prima del battesimo. Col battesimo il battezzato è diventato "figlio della luce" (1 Ts 5, 5) e "luce" egli stesso (Ef 5, 8). Questa è la sola illumina­zione necessaria, tanto è vero che Gesù disse all'ebreo Nicodemo: "Se uno non rinasce da acqua e da Spirito non può entrare nel regno di Dio" (Gv 3,5).

20. Venditori di felicità

I guru ed altri sedicenti salvatori degli uomini promettono la felicità e l'appagamento totale, attraverso metodi e tecniche particolari. Come se la felicità si potesse ottenere con metodi particolari! Viene da chiedersi quali metodi e tecniche questi mistificatori suggerirebbero per far arrivare alla felicità ciechi, storpi, muti e malati incurabili... Molto astutamente la loro propaganda e le loro ricette per la felicità vengono sempre presentate a per­sone sane (ed in grado di pagare!), mai invece a tanti infelici!

Nel cuore dell'uomo, è noto, esiste un grande desiderio di essere felice. Chi, infatti, se non un folle può desiderare la propria infelicità? "L'uomo - ha scritto il filosofo Pascal - è un essere finito con aspirazioni infinite!". Egli non può accontentarsi di briciole di felicità, ma sente nel cuore il desi­derio insopprimibile di partecipare pienamente e per sempre alla felicità.

Pienamente perché una felicità che non appagasse tutte le aspirazioni dell'intelligenza e del cuore umano lascerebbe in lui l'amarezza dell'in­soddisfazione; e questo lo si sa. Quello, però, che non dicono questi sedi­centi salvatori e falsi profeti è che l'uomo desidera partecipare alla felicità per sempre, perché una felicità che, già mentre la si gode, è turbata dal pensiero che dovrà un giorno finire, sarebbe piuttosto una sottile forma di infelicità!

Per questo l'uomo non potrà raggiungere la mèta della sua vita se non in una vita futura che non finirà mai, e se non in Dio, sorgente unica ed infinita di verità e di amore. Lo disse già S. Agostino: "Ci hai fatti per Te, o Signore; ed il nostro cuore è inquieto finchè non riposi in Te!".

21. Sarete come Dio!

Nel paradiso terrestre (o Eden), per spingere contro Dio Adamo ed Eva, invidioso dei doni straordinari che il Signore aveva loro fatto, il Serpente disse ad Eva:" Dio vi ha ingannati. Egli sa bene che se mangerete il frutto che dà la scienza del bene e del male, voi sarete come Dio!" (Genesi 3,4). Ma è impossibile per l'uomo diventare come Dio: ogni tentativo di fare ciò è stato inutile. Adamo ed Eva furono cacciati dal giardino dell'Eden e trop­po tardi si accorsero in quale rovina Satana li aveva fatti precipitare.

Eppure l'uomo ha sempre desiderato di avere un destino divino. Lo tro­viamo documentato e provato dalla storia. Gli uomini venerarono gli eroi, uomini che avevano compiuto imprese straordinarie, e poi li adorarono come dèi. In seguito furono divinizzati gli antenati, i faraoni dell'Egitto, i re dell'Oriente e gli imperatori romani.

Ma gli uomini, per quanti sforzi facciano, non possono raggiungere Dio. Questo è possibile solo se Dio si abbassa fino a noi, scendendo sulla terra e facendosi simile a noi. Il merito delle religioni pagane, tuttavia, fu quello di accrescere negli uomini il desiderio di avere una vita divina. Così esse erano una preparazione alla venuta di Gesù, che è venuto sulla terra non solo per salvarci, ma per farci simili a Dio!

22. La vita divina

Gesù è venuto in questo mondo non solo per salvare tutti gli uomini, ma anche per dare la vita divina a tutti coloro che lo accettano come il loro Dio ed il loro Salvatore. Giustamente diciamo: "DIO SI È FATTO COME NOI, PER FARCI COME LUI!". Con Gesù Cristo, l'Uomo-Dio, è arrivata dav­vero l'epoca della divinizzazione: Egli come Redentore porta il dono impensabile ed immenso della vita divina a tutti gli uomini. Questo è il VANGELO, cioè la lieta notizia! È questa una realtà superiore ad ogni nostro desiderio; è un annuncio di inimmaginabile bellezza!

Ma perché il Figlio di Dio si è fatto uomo come uno di noi? Egli stesso ce lo ha detto: "IO SONO VENUTO PERCHÉ GLI UOMINI ABBIANO LA VITA E L'ABBIANO IN ABBONDANZA" (Gv 10, 10). Gesù non è venuto a portarci la vita umana che già possediamo, ma la vita divina, cioè la divinizzazione. Il santo Vangelo dice esplicitamente: "A quanti lo hanno accolto ha dato il potere di diventare figli di Dio" (Gv 1, 12). Per sottolineare la preziosità della Grazia santificante, Sant'Agostino disse: "Quando noi siamo in Grazia, nelle nostre vene scorre lo stesso sangue del Figlio di Dio!". Pensa che bellezza! Poteva amarci di più il Signore?

Riflettiamo ancora su questo: Lucifero era l'angelo più bello creato da Dio. Ma la sua straordinaria bellezza gli sembrava un niente di fronte alla bellezza divina del Signore e volle farsi simile a Lui, sfidando Dio stesso. L'essere simile a Dio che il Signore negò a Lucifero per la sua superbia, Gesù lo offre a noi liberamente per mezzo dei Sacramenti! Quale dono più bello poteva farci il Signore?

23. La luce e le tenebre

Un'altra pericolosa caratteristica di questi sedicenti salvatori e promet­titori di felicità è la segretezza della loro "dottrina". Gli iniziati vengono condotti in una stanza: il "maestro" sta di fronte a loro. Devono avere gli occhi chiusi, poichè è assolutamente proibito guardare ciò che il "maestro" fa. Ci chiediamo: perché non si può guardare? Cosa vogliono nascon­derci?

A tale riguardo Gesù stesso ci avverte: "La luce (= Gesù) è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce e non viene alla luce perché non siano svelate le sue opere. Ma chi opera la verità viene alla luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio" (Gv 3, 19-21).

Quanto è diverso invece l'atteggiamento del vero ed unico Maestro Gesù Cristo che non ha mai agito e parlato nell'ombra. Disse infatti a Pilato: "Io ho parlato al mondo apertamente: ho sempre insegnato nella sinagoga e nel Tempio, dove tutti i Giudei si riuniscono, e non ho mai detto nulla di nascosto" (Gv 18, 20).

In altri casi, il "maestro", per minimizzare l'accusa di segretezza dice che sarà detto tutto, quando le persone saranno iniziate ai loro metodi o quando saranno ai livelli più avanzati. Allora è già tardi, come testimonia­no le persone che ne hanno fatto esperienza e che solo con grandi difficoltà e sofferenze (e spesso con l'aiuto di un buon esorcista!) sono riuscite ad uscirne.

Per di più, in questi corsi e iniziazioni vengono dati tutta una serie di insegnamenti diametralmente opposti alla dottrina cristiana! Non ci vuole molto a capire che tali insegnamenti ( e tali "maestri") vengono dal "padre della menzogna", come Gesù stesso ha definito Satana.

24. Stiamo attenti!

È grande perciò la preoccupazione per il crescente interesse e l'appli­cazione delle pratiche indù all'interno di gruppi e Chiese cristiane. Avvertono un vuoto nella loro vita spirituale e cercano di colmarlo con esperienze religiose occulte. I profeti della New Age dichiarano falsamen­te che le esperienze spirituali indù sono compatibili col Cristianesimo. Niente di più falso! La cosa incredibile è che tanti leader cristiani attraver­so i loro libri, conferenze, programmi radiotelevisivi incoraggiano i fedeli a cercare esperienze indù cristianizzate.

È penoso, da parte cristiana, sentire affermazioni come questa: "Molti cristiani sono venuti da noi ed hanno vissuto un'esperienza più intensa della spiritualità e di Dio, in seguito alle nostre meditazioni trascendenta­li". È un'affermazione questa, tanto ad effetto quanto falsa, perché siamo entrati, purtroppo, in un meccanismo che ci fa basare le nostre credenze sull'esperienza. Se la nostra esperienza e le nostre sensazioni ci dicono che qualcosa è valido, autentico e buono, allora automaticamente siamo certi che quello sia il metro della verità assoluta.

Non si fa attenzione a distinguere se l'esperienza spirituale proviene da Dio o dal "dominatore di questo mondo", il Maligno. E questo, grazie anche al fatto che oggi molti non credono più all'esistenza di Satana e dei demòni, in quanto il razionalismo afferma che i demòni non esistono, che sono solo fenomeni psicologici e che, quindi, vanno trattati dagli psichia­tri. L'essere umano, perciò, resta aperto ad esperienze malefiche che indi­rizzano verso l'occultismo, da cui per fortuna tanti sanno uscire.

Ecco tre testimonianze:

"Il Gesù che veniva a me nei momenti di profonda meditazione, mi regalò esperienze e visioni di una bellezza indescrivibile (come il demo­nio sa ingannare!). Ero convinta, dato che ero testimone di guarigioni e visto che tutte queste cose erano piene d'amore, che dovevano essere cose buone e provenienti da Dio! Eppure un giorno mi resi conto che non possedevo nessuna verità assoluta, in base alla quale capire ciò che era bene e ciò che era male e per distinguere il vero dal falso. Cominciai a capire che le mie sensazioni e le mie emozioni erano aperte e soggette a qualche sottile e malèfica manipolazione che non riuscivo a percepire chiaramente. A quel punto decisi di leggere il Vangelo e mi accorsi allo­ra che mi ero legata ad una falsa idea di Gesù, per influsso dello Spirito del male";

"Cercare di sviluppare una spiritualità a partire dalle sensazioni o dalle credenze, è come costruire una casa sulla sabbia".

"La nostra conoscenza di Dio e di Gesù dovrebbe essere costruita sulle solide fondamenta della Sacra Scrittura".

In diversi conventi cattolici e protestanti si ricorre ai sistemi di medita­zione, basati sulle pratiche yoga. Guardano con grande speranza al misti­cismo orientale come a qualcosa che possa immettere nuova linfa in un corpo morto. Inoltre il credere che possiamo creare la realtà con la mente deriva direttamente dal concetto indù che ogni cosa è illusione. Questo è il nuovo imbroglio della psicologia transpersonale, presente già in tanti cri­stiani, la quale fa credere che si può ottenere risposta alla preghiera visua­lizzando ciò per cui si sta pregando. In tal modo si crede di "costringere" Dio a fare ciò che io voglio.

25. E oggi?

Oggi siamo immersi in tanti concetti orientali: coscienza, stati di con­sapevolezza, reincarnazione, energia, vibrazioni. Tutti questi termini sono diventati dei veri e propri luoghi comuni del linguaggio occidentale. Stanno anche modificando il nostro modo di pensare.

Quali sarebbero sul mondo le conseguenze dell'Induismo? Ecco le parole di un esperto: "Tutto cambierà. Non solo la nostra religiosità, ma anche il nostro concetto di uomo, la nostra democrazia, le nostre tradizio­ni umanitarie, il nostro sistema sociale: tutto ciò non avrà più senso, per­ché si basa su presupposti cristiani. Avremo una specie di religiosità cen­trata sull'uomo, individualista ed egocentrica, dove "salvezza" significa "fuggire il mondo", significa fuggire tutto ciò che ci unisce agli esseri umani, `fuggire tutto ciò che ci fa avere cura ed amore per i nostri simi­li". Come si vede una prospettiva agghiacciante!

Gesù disse: "Guardate che nessuno vi inganni, perché molti verranno in mio nome dicendo: Io sono Cristo... e allora se qualcuno vi dirà: Ecco, il Cristo è qui, o: È là, non ci credete. Sorgeranno infatti falsi Cristi e falsi profeti e faranno grandi portenti e prodigi, così da indurre in errore, se fosse possibile, anche gli eletti. Ecco io ve l'ho predetto" (Matteo 24, 4­5.23-25). "Io sono la via, la verità e la vita.

Nessuno va al Padre se non per mezzo di me" (Gv 14,6).

 

COS'È IL REIKI?

(Per fare un po' di luce su questo fenomeno, abbiamo intervistato alcu­ne persone che hanno praticato reiki: nessuno meglio di loro può dirci come stanno le cose e perché si deve evitarlo!)

26. Metodo di guarigione o di devianza?

Tra le tante testimonianze, ci è sembrata particolarmente interessante la storia di Stefania (26 anni, psicologa), che ha praticato molto questa tecni­ca. «ll reiki mi venne proposto come un metodo di guarigione naturale oli­stico (cioè per una guarigione di spirito, corpo e mente); ne rimasi subito molto affascinata e attratta, soprattutto perché mi venne presentato come qualcosa di scientifico e spirituale contemporaneamente. La parola reiki dovrebbe significare energia vitale universale: il reiki sarebbe quindi un'e­nergia di luce, di amore, di vita (una brutta imitazione dello Spirito Santo, per intenderci).

Ne venni a conoscenza quando una mia amica mi "offrì" un trattamen­to reiki (che è molto simile alla pranoterapia): in pratica mi impose le mani in determinate posizioni del corpo. Sentii effettivamente dell'energia, vibrazioni, calore uscire dalle sue mani. Mi spiegò che quel calore, il reiki, mi avrebbe potuta guarire e che anche io avrei potuto apprendere questa

tecnica partecipando ad un seminario di primo livello. Mi portò anche un opuscolo in cui, tra le altre cose, vi era spiegato che l'apprendimento del reiki si articola in 3 livelli: un primo livello per essere messi in contatto con l'energia e per imparare alcune tecniche semplici per dare reiki a se stessi e agli altri; un secondo livello per inviare reiki a distanza e per il tratta­mento mentale; un terzo livello per diventare maestri.

Ero da diversi anni lontana dal Signore e dalla Chiesa, ed ero molto in crisi: la mia salute era piuttosto disturbata e soffrivo di vuoto esistenziale che mi teneva quasi in uno stato di continua depressione. Mi rendevo conto che il mio razionalismo era fallito e che esisteva indubbiamente una dimensione spirituale... Il reiki mi affascinava! Era nuovo, esotico, spiri­tuale senza essere una religione, né una sètta, né si spacciava per magia. Anzi forse aveva qualcosa di scientifico e si parlava di guarigione: ne avevo veramente bisogno. Male che vada - mi dicevo - sarà una sciocchezza, mi farò quattro risate... può darsi che invece funzioni davvero e mi faccia del bene... per un fine settimana e a sole 250.000 lire si poteva provare. Che male poteva esserci?

Partecipando al seminario, ricevetti quattro iniziazioni, dei veri e propri riti che i maestri fanno ai partecipanti del corso. Ci avevano spiegato che questi riti servono a liberare quei blocchi che impediscono al reiki di attra­versare il corpo per uscire dalle mani e che dopo queste quattro iniziazio­ni saremmo stati irreversibilmente dei veri e propri canali di questa ener­gia universale.

27. Le iniziazioni

Venivamo condotti a due a due in una stanza a parte: il maestro stava di fronte a noi; dovevamo tenere le mani giunte e gli occhi chiusi, poichè era assolutamente proibito guardare ciò che il maestro faceva. Ad un certo punto, soffiava su alcuni punti del nostro corpo chiamati chakras. Subito dopo la prima iniziazione cominciai, effettivamente, a sentire un forte calo­re fuoriuscire dalle mie mani. Ovviamente durante il seminario i maestri ci decantarono i prodigi operati dal reiki, ci insegnarono come usarlo pratica­mente per guarire noi stessi e gli altri, come fare cioè i "trattamenti" reiki, in quali punti del corpo imporre le mani, per quanto tempo, etc.

Ci dettero inoltre tutta una serie di insegnamenti di origine esoterica, diametralmente opposti alla dottrina cristiana: che cos'è la Nuova Era, la reincarnazione, i chakras, l'aura... Ci venne infine raccontato che il reiki era stato scoperto da un monaco cattolico giapponese, un certo Usui, il quale, mentre era alla ricerca del segreto delle guarigioni di Gesù (pove­retto: non sapeva che Gesù è Dio!) avrebbe avuto una illuminazione medi­tando su alcuni sutra buddisti. È evidente che questa storia è utile per "accattivarsi" i cattolici: diversi miei conoscenti, cattolici praticanti (ma evidentemente molto ignoranti nella fede cattolica!) si sono fidati del reiki, pensando: "È partito tutto da un monaco cattolico: si vede che la Chiesa lo sa e lo approva!". Ma chi è mai andato a verificare questa storia? Ingenui figli della luce, che hanno a che fare con gli astuti figli delle tenebre! Come può un monaco cristiano spendere la sua vita ad insegnare come praticare reiki anzichè annunciare che Gesù Cristo è il Signore! Non si possono ser­vire due padroni, dice il Signore: o l'uno o l'altro.

28. Ma il reiki guarisce o no?

Un altro degli insegnamenti del corso è che la guarigione col reiki, essendo molto profonda, è molto lenta e prevede all'inizio della cura un peggioramento dei sintomi a tutti i livelli (come tutti i metodi di guarigio­ne naturale olistici, tra cui l'omeopatia). Infatti in quei giorni ed in quelli successivi, tutti, chi più chi meno, stemmo male, ma non ci preoccupam­mo: era segno che la guarigione era cominciata.

Questa trovata è davvero astuta, perché libera i maestri dalla responsa­bilità sugli effetti deleteri, ed anche tanto perfida, se pensiamo agli scom­pensi spirituali e psicologici che queste iniziazioni creano a danno delle persone più fragili e disturbate. Una mia amica cadde in una crisi con sdoppiamento di personalità. Dopo il seminario, si può anche non prose­guire a praticare reiki, ovviamente però ti viene detto che più lo pratichi individualmente o con altri, meglio è per te e per la costruzione di un mondo nuovo di pace e di amore. In realtà dopo le iniziazioni, il danno è fatto, sei ormai a contatto con questa "energia" e con la pratica puoi solo peggiorare la tua situazione.

Tornando a me, dopo l'iniziale peggioramento, soprattutto psicologico, sperimentai una forte euforia: avevo finalmente speranza di guarire, avevo un nuovo modo di aiutare gli altri e di lavorare per la pace, per un mondo diverso. Presa dall'entusiasmo, partecipai anche al secondo livello. Se avevo speso male le 250 mila lire del primo livello, non parliamo delle 750 mila del secondo. In questo secondo seminario, mi fu insegnato l'uso di tre simboli, assolutamente segreti (solo per gli iniziati). Mi sentivo sempre più potente. Praticavo molto questa tecnica ed attendevo la mia guarigione e illuminazione, senza rendermi minimamente conto di quello che mi stava succedendo. La mia fede sul reiki cresceva, alimentata da piccole cose che a me sembravano prodigi. Avrei dovuto migliorare, essere sempre più in armonia, guarire; invece ero sempre più nervosa, insensibile, apatica. Stavo cominciando ad accettare cose che avevo sempre considerato moral­mente sbagliate. Cominciai perfino a fare strane esperienze, come in una presenza minacciosa di fronte alla quale ero peggiorata gravemente. Non dormivo più. Ero spaventatissima, terrorizzata da quello che mi succedeva. A chi rivolgermi? cosa fare? La mia salute era peggiorata gravemente, non dormivo più, anzi la notte ero torturata da queste esperienze orribili. Stavo impazzendo? Eppure ero lucidissima. Non oso immaginare che fine avrei fatto se il Signore non mi avesse raccolta. "Ci hai fatti per Te, Signore, ed il nostro cuore è inquieto finchè non riposa in Te!".

Fu proprio quando avevo toccato il fondo che un amico mi parlò di Gesù: dal suo comportamento traspariva una fede viva, una pace profonda, amore per gli altri. Ciò che lui mi raccontava di Gesù, mi toccava nel profondo del cuore, mi commuoveva; era come se per la prima volta aves­si sentito dire che Gesù Cristo era morto e risorto per salvare me, per sal­vare ciascuno di noi. Lentamente mi lasciai avvicinare dal Signore, parte­cipai ad alcuni incontri di preghiera e ripresi con incertezza a partecipare alla S. Messa. Fui come travolta dall'amore del Signore. Il Padre, come nella parabola del figlio prodigo, "mi era corso incontro e mi aveva abbrac­ciato". Era quest'amore che avevo ricercato tutta la mia vita, anche nel reiki. Era proprio quel Gesù Cristo - di cui mi parlava il mio amico - e la pace che solo Lui può dare, quello che avevo sempre cercato disperata­mente dappertutto, fuorché dove Egli è: nella sua Chiesa.

29. E il reiki?

Più mi avvicinavo al Signore, e più cercavo di capire quello che mi stava succedendo, "la verità tutta intera". Delle brave persone pregarono per me e mi aiutarono a fare luce su tutto questo. Cominciai a leggere il Vangelo e fu veramente lampada ai miei passi, luce sul mio cammino. Ricordo che tra i tanti brani fu particolarmente chiarificante l'episodio del mago Simone. Mi sorgevano un'infinità di domande: che cos'era allora questo reiki? perché costava? perché era tutto così segreto? cos'era quel soffio? Dice il Signore: dai frutti capirete com'è l'albero. Perché invece di guarire, stavo sempre peggio? Perché ero sempre più nervosa e indispo­nente verso le persone? Lo Spirito Santo, dopo avermi fatto fare esperien­za del vero amore, mi stava aprendo la mente alla verità: mi sentivo tradi­ta dal reiki, scoprivo l'orrore di quella menzogna e dei miei peccati. Non sopportavo più quel flusso che mi usciva dalle mani, non volevo più quel­l'energia; mi avevano detto che l'iniziazione era irreversibile, ma il Signore mi liberò definitivamente da quel flusso durante una S. Messa in cui rinunciai con tutta me stessa a Satana e ad ogni potere occulto. Prova più chiara di così il Signore non avrebbe potuto darmela: se il reiki fosse venuto da Dio, per quale motivo me lo avrebbe tolto?

Gesù mi ha presa per mano ed è cominciato per me un cammino di puri­ficazione spirituale e di fede meraviglioso, in cui il suo amore mi ha lenta­mente ricostruita. Ero da buttar via, ma non per Gesù, non per Lui che può far rifiorire il deserto. Ricordo la bellissima sensazione di provare di nuovo le mie emozioni, il "miracolo" di ricominciare a dormire. Ringrazio il Signore per tutte quelle persone che mi hanno aiutata con le preghiere di liberazione. "Benedirò il Signore in ogni tempo, sulla mia bocca sempre la sua lode. Egli mi ha salvato e lo voglio lodare" (Salmo 34)».

 

30. Reiki: scienza o fantascienza?

Il reiki non può essere scientifico, poichè tutto è soggettivo: c'è chi ha all'inizio qualche miglioramento (effetto placebo?), e i peggioramenti solo con il passare del tempo, chi sta male subito... insomma tutto è possibile e nulla è certo. Il rischio è che mentre la scienza "vera" si ferma davanti al fenomeno che non è spiegabile, perché la teoria proposta non è verificabi­le, oppure è basata su fattori soggettivi non ripetibili da tutti in ogni luogo. L'uomo comune, non conoscendo questo confine, pretende di far entrare nella scienza anche ciò che è magico o soprannaturale, soprattutto con l'af­fermare che sono forze ancora sconosciute. È ingenuo e sorpassato pensa­re che la scienza un domani spiegherà tutto.

31. Il reiki viene da Dio?

Ma se il reiki non è scientifico, allora che cos'è? I maestri di reiki affer­mano che esso è spirituale. Ma se è spirituale, viene da Dio? Può venire da Dio un "potere" che costa denaro, e non poco... Può venire da Dio un qual­cosa che avviene nella segretezza, con iniziazioni, simboli occulti? La con­sacrazione eucaristica e l'ordinazione sacerdotale avvengono alla luce del sole, tutti vi possono partecipare e senza pagare quote d'iscrizione! Può venire da Dio qualcosa che ha non pochi e preoccupanti "effetti collaterali"?

- La verità è una: Gesù Cristo "via, verità e vita".

- La Nuova Era è un movimento religioso che rifiuta ogni forma struttu­rata e dogmatica di religione (in particolare il Cristianesimo!) propo­nendo invece un miscuglio di ideologie e credenze ricavate soprattutto dall'occultismo, spiritismo, esoterismo e dalle religioni orientali.

Afferma, ad esempio, che Dio è l'Universo, che l'uomo è l'Universo, e che quindi l'uomo è Dio! (Come non riconoscere in questo il sibilo del­l'antico Serpente che fece cadere in peccato Adamo ed Eva, dicendo loro la stessa menzogna: "Sarete come Dio"?).

La Nuova Era è contraria alla dottrina cristiana perché, considerando le religioni superate, si propone di sostituirle e di distruggerle; con una sotti­le sostituzione ed una lenta infiltrazione ideologica ne vuole minare i fon­damenti. Contrariamente a quanto afferma la Nuova Era, noi crediamo che Gesù Cristo è Dio, il nostro unico Salvatore, e che l'uomo è una sua crea­tura.

Per reincarnazione si intende il passaggio o trasmigrazione dell'anima da un corpo ad un altro, seguendo il ciclo delle vite, secondo la legge del Karma (le azioni di un uomo generano la sua condizione futura con fer­reo determinismo). Il Cristianesimo afferma l'unicità e l'identità "spe­ciale" di ogni persona che è irripetibile e che, dopo la morte, non viene perduta, ma è in attesa della resurrezione ultima che prevede anche la riacquisizione del proprio corpo, ma glorioso se si salverà. Gesù Cristo, quando è apparso agli Apostoli, ha mostrato loro il suo corpo glorioso con i segni della sua passione e crocifissione. Gesù non si è reincarna­to, è risorto! Anziché credere a retribuzioni deterministiche ai nostri peccati, la Chiesa ci parla della misericordia di Dio che accoglie sempre il nostro sincero pentimento e ci giudicherà alla fine della vita in base a quanto avremo amato Dio sopra ogni altra cosa ed il prossimo come noi stessi!

La guarigione col reiki parte dalla volontà e intenzionalità dell'uomo che decide perché e se utilizzare una presunta energia con tecniche par­ticolari; lo scopo è la guarigione fine a se stessa, oppure "l'illuminazio­ne".

La guarigione nel nome di Gesù è l'intervento della volontà di Dio che attraverso il credente vuole manifestare il suo amore per il malato. Lo scopo è la manifestazione della gloria di Dio e del suo regno. Non avvie­ne perché si praticano "tecniche particolari", ma avviene in un incontro libero, personale e particolare della fiducia (fede) dell'uomo con l'amo­re di Dio.

Per reiki si intende la generica ed universale energia che pervade l'Universo e che ognuno può decidere di appropriarsene ed utilizzarla. Lo Spirito Santo è la terza Persona della SS. Trinità: è lo Spirito d'a­more e di vita, inviato dal Padre e dal Figlio, su tutti coloro che credono nella morte e resurrezione di Gesù Cristo. Contrariamente al reiki, l'uo­mo non se ne può appropriare, ma è un "dono" del Dio Uno e Trino. Gesù è vivo, vicino a noi. Non vale la pena, anzi è rischioso cercare l'Amore dove non c'è!

32. La pranoterapia

Generalmente coloro che praticano questa terapia hanno nella loro sto­ria personale o in quella dei loro genitori, collegamenti con la magia, lo spiritismo, etc. Per chi non lo sapesse, la pranoterapia è nata in seno al tan­trismo come pratica magica per ottenere la guarigione dei malati tramite il prana che significa soffio vitale che il dio del vento Voyù della religione indù, avrebbe donato ai suoi seguaci. Il fatto che tanti credono a queste sciocchezze mitologiche è la prova dell'accecamento spirituale in cui tanti si trovano e profetizzato da San Paolo: "Verrà il tempo in cui gli uomini non sopporteranno più la sana dottrina, rifiutando di dare ascolto alla verità per volgersi alle favole" (2 Timoteo 4,3-4).

Questa concezione è poi giunta in Occidente per indicare una presunta energia cosmica che la scienza ha dimostrato inesistente. Il Cardinale Ratzinger, Prefetto per la congregazione per la dottrina della Fede, ha dichiarato a riguardo della pranoterapia: "Le pretese doti di guarigione dei pranoterapisti sono un segno di paganizzazione e non hanno nulla a che vedere con la fede cristiana e con il carisma delle guarigioni. Fanno parte di un terribile mondo sotterraneo".

Purtroppo sono molte le persone che fanno ricorso alla pranoterapia, perché praticata da qualche sacerdote o raccomandata da qualche suora. Proprio attraverso questi religiosi è la Chiesa stessa che viene danneggia­ta. Padre Gabriele Amorth ha detto così di questi sacerdoti e religiosi: "Sono ciechi che guidano altri ciechi! È ignoranza colpevole da parte di quei sacerdoti. In questo caso non occorrono condanne vescovili; ci sono già le condanne della Bibbia, dei Concili e della Congregazione per la Dottrina della Fede". Il sottoporsi alla pranoterapia o il praticare que­sto tipo di guarigione diventa un sicuro ostacolo allo spirito di pre­ghiera e al dialogo con Dio. Per tutti coloro che si sottopongono alle cure dei "guaritori" la preghiera diventa un'abitudine ed il rapporto con in gua­ritore diventa di dipendenza (che spesso gli frutta molto denaro!). La vera liberazione e guarigione è quella di Cristo al quale nulla è impossibile. Secondo la nostra fede è infatti Dio che guida l'uomo e guarisce. Secondo i guaritori è invece l'uomo a dirigere Dio e a guarire per mezzo dei propri doni. Per loro infatti il naturale deriva da una visione metafisica derivata da filosofie pagane.

33. I guaritori

Sono molte le vittime di guaritori che si dicono dotati di "poteri" in grado di agire nel campo delle guarigioni fisiche. Essi ingannano i loro clienti affermando quasi sempre di essere in comunione con la Chiesa. Affermazione resa ancora più credibile da quei religiosi e da quelle reli­giose che non solo li frequentano, ma collaborano con essi, consigliandoli ai sofferenti. I "poteri" di questi guaritori quasi sempre sono ereditati da qualche antenato e più che di "poteri" bisognerebbe parlare di "spiriti" da cui provengono i "poteri" sotto forma di "energia" o "calore" o "fluido" che essi manipolano a loro piacimento con l'imposizione delle mani, o con la recita di finte preghiere imparate a memoria. Preghiere usate sempre come formule magiche e quindi contrarie alla fede cristiana!

Numerosi sono i danni fisici e spirituali ottenuti proprio dall'intervento dei "guaritori". 1 cristiani poco informati cadono con facilità nelle loro mani, convinti che quello che essi usano per guarire sia semplicemente un "dono naturale" che tutti possono avere. Dall'altro canto i "guaritori" mentono affermando di aderire strettamente alla Chiesa. Questo lo dichia­rano per tranquillizzare i loro "pazienti ". Ad esempio i pranoterapisti dico­no che il loro fluido sia un "carisma di guarigione " e come gli Apostoli di Cristo pretendono di imporre le mani (che non sono consacrate come quel­le dei sacerdoti). Essi affermano che anche Gesù era un "grande pranote­rapeuta" (è falso: Gesù è il Figlio di Dio, non un pranoterapeuta) e che le sue parole: "E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che cre­dono: nel mio nome scacceranno i demòni... imporranno le mani ai malati e questi guariranno" (Mc 16,17-18), sono proprio un invito a scoprire que­sto dono naturale presente in ogni uomo e a diventare così guaritori.

Ma Gesù ha parlato di `fede" in Lui, non di `fluido". Questo esclude anche che si tratti di un "dono naturale", ma che si tratta invece di un "carisma" (dono) che Dio concede solo ai cristiani che credono in Gesù, lo seguono e si servono di tale carisma per diffondere il Vangelo e la sua Chiesa e non per fare soldi, come fanno i guaritori e i pranoterapisti (anche se spesso mascherano la cosa chiedendo solo "offerte"!). Questo è quanto le Scritture e la Santa Chiesa ci insegnano. Tale concetto è in netta con­trapposizione con la "pranoterapia" ed i cosiddetti "doni di guarigione" visti come "doni naturali". Infatti se fossero doni naturali escluderebbero la necessità della preghiera. Il Dio Onnipotente, il Creatore di ogni cosa non ha bisogno del "fluido" o del "calore" dei guaritori per poter sanare. Chiede solo la fede, la preghiera, la pratica assidua della Confessione e della S. Comunione.

La maggior parte dei guaritori usa pratiche come la pranoterapia, la riflessologia, l'ipnosi, 1'ESP (percezione extrasensoriale), l'agopuntura, il reiki e le tecniche orientali di meditazione (il bio feed back, il training autogeno, lo zen, lo yoga, 1'aikido, il tai-chi-chuan, lo shiatzu, i corsi di "Dinamica mentale di base", l'omeopatia, etc.)

Pure un documento dell'Ufficio Nazionale dei Vescovi Italiani (Cei) per la pastorale della sanità del 20/10/2000, mette in guardia dai rischi per la salute, ma anche per il coinvolgimento di queste terapie alternative con filosofie orientali "non compatibili con la fede cattolica e qualche volta perfino accompa­gnate da pratiche occultistiche". Il documento, parlando di medicina non convenzionale si riferisce a "tutte quelle prassi mediche non fondate su riscontri di anatomia, fisiologia, patologia e terapia: erboristeria, ago­puntura, omeopatia, pranoterapia, rifessologia, iridologia, reiki e shiatzu, che possono rappresentare un rischio per i pazienti che abbandonano le terapie tradizionali, ma di comprovata efficacia".

Se hai praticato o se stai praticando anche solo una di queste tecniche sopra elencate ecco forse spiegata l'origine di tutti i tuoi problemi. Da questo grave pericolo non sono esclusi i cosiddetti autodidatti, cioè tutte quelle persone che consultano libri o riviste specializzate di magia in cerca di fortuna, successo e amore, e quelli che telefonano ai maghi o credono nell'oroscopo lasciandosene quasi condizionare. Per uscirne è necessario che tu ritorni seriamente a Dio, chiedendo aiuto a persone come santi sacerdoti o esperti esorcisti. E solo con la sincera rinuncia a queste tecni­che ed il totale ritorno a Gesù Cristo potrai essere definitivamente libero.

 

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La Santa Pietra
La Santa Pietra

Tony aveva 17 anni quando per la prima volta cominciò a sentire un dolore alle mani e al costato. Oggi, 06 Aprile 2014, dopo 11 anni, durante l'apparizione, il Signore ha permesso a Tony di togliere le fasce alla presenza di tutti.

Sia lodato Gesù Cristo.

L'albero della Luce
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